Stamattina la città sembra ovattata, i colori non sono messi a fuoco, l'aria è pungente, l'atmosfera sospesa. Avrei voglia di sedermi su una panchina e osservare la discesa dal letto delle strade, ma il freddo è pungente e i minuti non lo permettono. Cammino piano mentre il cane annusa l'erba. Non c' è nessuno. La luce inizia a farsi più viva e mi accorgo che è trascorso troppo tempo. La prigione dei secondi non mi ha concesso l'ora d'aria. A volte penso a come sarebbe la vita se non esistessero gli orologi:"Ho un appuntamento al calar del sole.""Ci vediamo sotto casa mia quando sorge Venere."Sarebbe tutto molto più elastico, meno scandito, meno stressante. E invece ci si ritrova a inseguire i minuti che scappano e a pregare di averne di più. Minuti che fuggono, ma che allo stesso tempo inseguono le esistenze di tutti. Guardiani che rendono impossibile ignorare il trascorrere delle ore. Credo che senza orologi, tutti avrebbero molto più rispetto del tempo. Si darebbe più valore alle cose, si assaporerebbe maggiormente le occasioni che si hanno, si penserebbe meno al "cosa bisogna fare dopo".Mi piacerebbe, per un giorno, provare a togliermi il quadrante che porto al polso. Chissà se è un esperimento destinato a fallire come sembra.
B.