Il tempo per scrivere e le previsioni meteorologiche.
Si scrive meglio quando piove o quando fuori splende il sole? In effetti, pensandoci bene, molti autori hanno ammesso che la pioggia concilia la creatività.
La pioggia e il brutto tempo, in senso generico, creano quella particolare atmosfera che scatena la fantasia. Saranno le gocce che si rincorrono sui vetri o il ticchettio delle stesse, magari l'aria addensata dall'umidità o resa più fosca da sbuffi nebbiosi, in ogni caso, l'influsso meteorologico stimola la malinconia, il rimpianto, l'introspezione, costringendo l'autore a dover esprimere al meglio il proprio stato d'animo.
Quindi, in piena estate l'estro viene a mancare? Ebbene, nonostante il sole possa invogliare a trascorrere più tempo all'aria aperta, in attività più motorie che cerebrali, alcuni scrittore riescono a dare il meglio di sé in questa stagione a dispetto del sudore che appiccica i pensieri e li rende torbidi.
Tuttavia, è la primavera ad uccidere la creatività, a portare lo scrittore sull'orlo del fallimento, facendolo dubitare di se stesso e delle proprie capacità. Lo abbiamo notato anche noi in questi giorni (l'articolo è redatto nei primi giorni di marzo), lo abbiamo percepito nell'aria che si respira sui social, in quel sottofondo borbottante e mugugnante con cui i nostri autori hanno manifestato l'insofferenza e i primi sintomi di una delusione cocente. Dunque, come potremmo non intervenire e rassicurare gli animi, facendo loro notare che è solo colpa del cambio di stagione? Per quanto possa sembrarvi assurdo, l'incapacità di riuscire a concentrarsi, di trovare il giusto abbrivio per proseguire un romanzo, l'immobilità delle dita sulla tastiera e la nebbia nel cervello sono tutte causate dalla primavera imminente.
I cambi di stagione influiscono sul fisico e sulla psiche, annullano l'energia vitale e portano immancabilmente a quella stanchezza cronica che farebbe venire voglia solo di dormire e di lasciarsi andare sul divano, puntando uno sguardo ebete sul televisore, e non importa se questo è ancora spento. Quindi bisogna reagire e diventare consapevoli del fatto che non siamo noi ad essere diventati totalmente inetti nei confronti della scrittura e non è il nostro spirito pionieristico ad aver subito una battuta d'arresto, ma è il tempo ad essere la causa di tutto. Rilassatevi, fate un bel respiro e lasciate che questo periodo passi, state sereni, non durerà a lungo, solo qualche settimana ancora. Nel frattempo dedicatevi ad altro, magari ai lavori manuali, quelli che non richiedono uno sforzo mentale di qualche tipo. E se proprio volete riprendervi più velocemente, datevi alle vitamine, ai ricostituenti, ai pasti regolari e sani e alle dormite abbondanti.
Sapete come si dice, no? La pioggia non può durare per sempre...