Il mio breve reportage fotografico Indiano continua, in un posto ancora sconosciuto al turismo di massa, ma di strepitosa bellezza.
Si tratta di Hampi, un piccolo villaggio nel Karnataka centrale, circondato da un paesaggio surreale.
E’ stata una delle prime escursioni che ho fatto nella mia esperienza indiana: ricordo perfettamente la notte insonne passata in treno e le difficoltà per trovare questo posto fuori dal mondo, ripagate poi dall’atmosfera unica. Il verde delle palme si alterna alla presenza di giganteschi blocchi di granito e maestose rovine di templi antichissimi; non vi sono strade asfaltate, ne macchine, ne caos.
Dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità, trascorrere del tempo in questo luogo significa entrare in un altra dimensione, fermarsi, riflettere, rilassarsi.
Buon viaggio..
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- La visuale sul tempio centrale da una collina a ridosso del fiume. Le rocce granitiche circondano il grande complesso costruito nel 1442. Il tempio è dedicato ad una delle incarnazioni della divinità Shiva ed è alto quasi cinquanta metri.
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- Un dettaglio del tempio Virupaksha, visto da lontano nello scatto precedente. Le scimmie sono particolarmente apprezzate ad Hampi e girovagano liberamente per il paese.
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- Un gruppo di ragazzi improvvisa una partita a cricket tra le rovine dei templi.
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- L’improvvisata squadra di cricket al completo, o quasi.
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- Una ragazzina pensierosa, anche lei forse stregata dalla bellezza del posto.
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- La gente ad Hampi è particolarmente rilassata, vive con una concezione del tempo completamente diversa dalla nostra. Non c’è fretta, non c’è scadenza, è la natura a scandire i tempi.
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- Mezzi di trasporto “convenzionali”. Da notare l’espressione non proprio amichevole dell’anziana sulla destra.
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- L’elefantessa del tempio è solita fare il bagno ogni mattina alle 8.30 per poi camminare nel bazaar e benedire chiunque sia così generoso da donare una rupia (pochi centesimi).
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- Un dettaglio dell’elefantessa, appositamente vestita a festa in un giorno di celebrazione. Quasi casualmente mi sono trovato ad Hampi durante un importante festival annuale, dove migliaia di pellegrini accorrono per celebrare una divinità scimmia.
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- La mucca vanitosa; credo di averla vista ed immortalata solo io.
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- Durante questa festività, le mucche vengono “decorate” e dipinte, ma non ho minima idea della motivazione.
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- Il vero capolavoro di questo luogo incantato è il tempio di Vittala, mai portato a termine. Al suo interno si trovano colonne scolpite con estremo dettaglio, ed un carro di pietra, un tempo funzionante.
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- A pochi chilometri da Hampi si trova un antico villaggio, Anegundi, dal quale è possibile salire su una collina sacra. Qua si crede sia nato Hanuman, la divinità scimmia. Per giungere alla sommità basta percorrere 570 scalini, ma il panorama sul fiume ripaga, come l’atmosfera che si respira.
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- Al calar del sole i fedeli si radunano ed intonano canti a ritmo dei tamburi. Tutto diventa magico, surreale.
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- Un sadhu residente al tempio di Hanuman si mette in posa per me. Non è raro vederli intenti a fumare del chilum e condividerlo generosamente. Devo dire che era buono..
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- La vista piacevole che avevo dal mio rudimentale ostello. Dormivo in capanne di paglia con poco più di due euro a notte, e al calar del sole mi sdraiavo su un comodo divano, con un sottofondo di musica reggae ed una birra a poco più di cinquanta centesimi. Devo dire che non mi dispiacerebbe affatto tornarci.