Quattro mesi, cacchio.
Da neonata mangia/dormi si è evoluta in una neonata 2.0 che afferra oggetti e studia coscienziosa l'espressione di chi le parla, per poi decidere se piangere o ridere. Più spesso ridere, a dire il vero, per fortuna mia figlia è un cuor contento.
Sembra passata solo un'ora dal giorno in cui predicavo a pugni alzati contro il corso preparto, reo di non avermi imparato a cambiare un pannolino o a fare il bagnetto a mia figlia ed eccomi qui che lo consiglio tronfia ad una mia amica incinta.
Pensavo non sarei sopravvissuta a questi mesi, che sarebbero durati per sempre e che mi avrebbero inghiottito in una routine senza fine fatta di poppate e pannolini, ansie senza fine e paure immotivate. Pensavo non sarebbe passato il tempo, pensavo che i giorni sarebbero rimasti sospesi come panni stesi al vento, che non si sarebbero accumulati a formare settimane e mesi. Invece sbagliavo. La primavera, per quanto stramba quest'anno, è quasi finita, giugno è alle porte e presto (spero) appariranno le maniche corte e le gambe scoperte dei turisti a rallegrare il paese, mentre passeggiano fotografando anche il mio gatto.
Ed eccomi qui, a compilare il modulo per la graduatoria dell'asilo nido ed a pianificare il rientro al lavoro, mentre Emma litiga alacremente con la palla appesa alla sua palestrina, colpevole di avere una forma tale da risultare impossibile da afferrare.
Il tempo è passato e io e mia figlia siamo cresciute entrambe. E siamo cresciute tanto, più di quanto sia immaginabile in solo quattro mesi. Lei inizia a conoscere il mondo intorno a sé, a interagire, a vedere un mondo in 3D che solo fino a qualche mese fa il suo cervello non riusciva nemmeno ad immaginare. Io provo ad essere una mamma accettabile, brava almeno la metà di quanto è buona lei. Ho imparato a dormire a richiesta, a fare la pipì quando posso e a mangiare a velocità supersonica per tamponare un'emergenza improrogabile che fa tremare i vetri di casa.
Sono sopravvissuta felicemente, ed anche mia figlia.
Sulle paure ci sto lavorando, per l'ansia credo ci sia poco da fare.