Il terribile striscione dei tifosi dello Standard che «decapita» Defour

Creato il 26 gennaio 2015 da Aplusk

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Un messaggio di una violenza intollerabile. Specie di questi tempi, dove siamo costretti ad assistere ad immagini e filmati di decapitazioni ed esecuzioni per mano dell'Isis che sono di una atrocità indescrivibile.
In Belgio uno striscione esposto a margine della gara tra Standard Liegi e Anderlecht ha fatto discutere (e continua ancora a farlo). Ma partiamo dall'inizio, altrimenti diventa difficile comprendere la storia nella sua completezza.

Il centrocampista belga Steven Defour fino al 2011 giocava nello Standard Liegi, club in cui aveva collezionato ben 127 presenze. In seguito ha trascorso circa 3 anni in Portogallo al Porto, prima del ritorno in Belgio sulla sponda opposta, quella degli storici rivali dell'Anderlecht.

E il primo incontro ravvicinato con i suoi ex tifosi non è stato sicuramente dei più sereni. L'enorme coreografia, che potete vedere nell'immagine qui sopra, mostrava Jason, il protagonista di un noto film horror, con la testa di Defour in mano appena decapitata e un messaggio a dir poco violento: "Rosso o morte".

Sinceramente è qualcosa che penso non dovrebbe essere tollerato in nessuno stadio d'Europa, ma dovrebbero essere previste apposite sanzioni per messaggi dai toni tanto violenti e, diciamolo, anche destabilizzanti per un giocatore che si trova di fronte diverse migliaia di persone che si riferiscono alla sua morte. Durante la gara giocata allo stadio Maurice Dufrasne, Defour è infatti parso molto nervoso, tanto che è riuscito a farsi anche espellere per aver calciato la palla contro la panchina degli avversari senza motivo.

Sono curioso di vedere se verrà preso qualche provvedimento.

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