Ma un governatore poco incline ad indulgere alle pressioni clericali, per vederci chiaro, inviò due prostitute col compito di passare la notte al convento e qualora qualcuno si fosse loro avvicinato durante la meditazione notturna, di tingergli la tonsura con inchiostro nero e rosso, mentre il detto fosse intento in attività, diciamo così, distraenti. Il giorno dopo entrò lui stesso con i militi per una ispezione, accolto con premura dai cento monaci del convento, a capo scoperto per riverirlo. Due di essi, che erano inequivocabilmente segnati di rosso e di nero sulla sommità del capo, furono legati e, sottoposti agli usuali metodi del tempo, confessarono subito di gallerie che conducevano direttamente alle celle dove le fanciulle, senza vestiti per meglio ricevere la grazia celeste, rimanevano a pregare nelle acconcie posizioni suggerite dai fraticelli, utili, così consigliavano i buoni monaci, a predisporre la crescita dello spirito divino e all'introduzione dello stesso, per il raggiungimento dello scopo prefissato. Le signore trovavano la mistica esperienza così appagante da chiedere di ritornare più volte a quel convento dispensatore di grazie e anche i mariti, le cui discendenze erano arricchite da una vasta prole dal marchio così divino erano soddisfatti, tanto da fare ricche donazioni che facevano del convento uno dei più fiorenti della provincia." Il governatore tuttavia era sufficientemente saggio da non voler turbare l'ordine sociale e stabilì, dopo aver comminato una blanda punizione ai due monaci beccati sul fatto di un centinaio di frustate, che il convento pagasse una tassa che tenesse conto del numero delle camere adibite alla funzione, potremmo definirla una sorta di ICI su immobili di culto utilizzati non esclusivamente a finalità religiose. Il testo viene indicato ancora oggi come fonte per una equa amministrazione della giustizia. Questi cinesi ne sanno una più del diavolo.
Refoli spiranti da: C. Leed - Storia dell'amore in Cina - SEA -1966