Il thriller psicologico secondo AAS

Da Aperturaastrappo

Il thriller psicologico devasta la psiche dei suoi protagonisti. E non solo. Il genere trascende, sovente, in psico-illogico, così, non di rado ci si ritrova a sfogliare migliaia di pagine riempite d’inchiostro al solo scopo di far decervellare l’odiato lettore, provocandogli ore o intere giornate di ansia e tachicardia con descrizioni cariche di suspense, ossessioni e scene da incubo in un continuo accelerare e decelerare del ritmo narrativo che non ha altro scopo che mandarlo alla neuro quando, arrivato alla fine del poderoso tomo, il lettore scoprirà che quell’insieme di parole era semplicemente un’estenuante masturbazione mentale di quel criminale maniaco che è lo scrittore il cui gioco perverso ha fatto di lui un’altra psico-vittima, protagonista designata del suo prossimo best-seller.
Tra i titoli più importanti ricordiamo La gallina padovana. Protagonista è un’impiegata trentenne, zitella, che quando ha il pomeriggio libero si stravacca sul divano a guardare una cosa qualsiasi di ballerini che spunta a Canale 5. Cova risentimento verso la sua ex-insegnante di danza classica – disciplina che aveva frequentato ai tempi delle elementari? No! A nove anni semplicemente si era scocciata di fare plié e grand jeté. Un freddo pomeriggio la ragazza aspetta l’autobus. Sente un respiro affannato alle sue spalle. Si volta e vede il vecchio commesso di Niceta raschiarsi la gola e sputare un grumo di catarro verdastro, poi il vecchio le sorride, tamponandosi gli angoli della bocca col fazzoletto che lei gli porge. La ragazza guarda l’orologio. Sono le 18,05 quando la bussola si apre proprio davanti a lei. Quindici minuti di ritardo. In genere gli AMAT ritardano dai 10 ai 40 minuti. Tutto procede esattamente come sempre, ma quel pomeriggio la ragazza trova addirittura un posto libero – in realtà ha finto un malore e se l’è fatto cedere da una pensionata per sedersi accanto a un tizio belloccio, che però non si accorge della pantomima perché le cuffie dell’i-pod gli sparano nelle orecchie una musica a volume troppo alto. La ragazza è totalmente presa da quella musica e sussulta quando il suo vicino si gira di scatto e le chiede: - permesso. Una zaffata rancida e tiepida la investe appena lui apre la cloaca che aveva nascosto dietro le labbra carnose. La ragazza trasale nel vedere la calca di gente che si divide come il mar Rosso per far passare il fetente. Lei è certa che lui, prima di scendere, l’abbia guardata, un messaggio destinato esclusivamente a lei. 
Per molte notti la ragazza è inquieta. Dopo mesi d’insonnia e allucinazioni, decifra il messaggio: - non trascurare l’igiene orale, baby!
La gallina padovana, grazie al passaparola tra i dentisti americani, è diventato il caso editoriale del 2015.Serena Giattina