Il tocco del male (1998)

Creato il 12 settembre 2014 da Babol81
So che ultimamente mi sono data ai film recenti ma non crediate che tralasci i recuperi o la visione di film già stravisti ma amatissimi, come per esempio Il tocco del male (Fallen), diretto nel 1998 dal regista Gregory Hoblit.

Trama: il poliziotto John Hobbes cattura il pluriomicida Edgar Reese e lo fa condannare a morte. Poco dopo, tuttavia, i delitti riprendono con un modus operandi simile a quello di Reese e Hobbes si ritrova perseguitato da un'entità misteriosa e pericolosissima...


Trame come quella de Il tocco del male, de L'alieno e, per estensione, anche de Il male di Dylan Dog mi hanno sempre messo addosso un'ansia terribile perché in esse le pulsioni omicide e la follia si diffondono con un semplice tocco e chiunque può diventare, inconsapevolmente, un pericoloso criminale; l'imprevedibilità e la conseguente paranoia sono alla base di queste storie inquietantissime e la loro bellezza sta proprio nell'impossibilità di dare un volto al "colpevole", che può cambiare così in un batter d'occhio. Peggio di una possessione circoscritta ad un unico individuo, infatti, c'è solo la possibilità che il male si propaghi come un virus e che da esso non vi sia difesa ed è proprio quello che accade ne Il tocco del male. La pellicola di Gregory Hoblit, raccontata furbamente da una voce fuori campo come se fosse un noir d'altri tempi, rappresenta tutto ciò che avrebbe dovuto essere Liberaci dal male per poter funzionare, perché immerge l'orrore religioso in un contesto poliziesco, dando vita ad un interessantissimo ibrido che vede scontrarsi delle ordinarie indagini di normalissimi poliziotti contro l'inspiegabile e il paradossale, contro forze esistenti ancor prima che l'uomo arrivasse sulla Terra. L'angelo caduto Azazel, presenza invisibile agli occhi ma anche troppo "tangibile", coinvolge il protagonista Denzel Washington in un gioco tra gatto e topo talmente serrato da diventare a tratti quasi insostenibile, nel quale l'atmosfera di totale incertezza e pericolo imminente riesce senza troppi problemi ad eclissare la pomposità della solita lotta tra il Male sovrannaturale e un inconsapevole prescelto umano e a farsi perdonare alcune ingenuità pseudo-new age.

Se Il tocco del male, già molto inquietante per la trama, funziona a meraviglia, il merito va in gran parte al cast stellare. Denzel Washington è un protagonista validissimo e solido ma la parte del leone la fanno tutti gli altri grandissimi attori e caratteristi che gli sono stati affiancati, a partire da un Elias Koteas che, nonostante si veda solo all'inizio, si incide a fuoco nella mente dello spettatore grazie ad un carisma magnetico (vi sfido a non mettervi a cantare a squarciagola Time Is on My Side degli Stones, tema portante del film, dopo averlo visto fare a lui nella scena della prigione!); Donald Sutherland, James Gandolfini e John Goodman si fanno condurre docilmente per mano da questa grandissima prova attoriale e si giostrano lo spettatore come vogliono, alternando momenti di normalità ad atteggiamenti "sospetti" in grado di mettere i brividi. La regia di Gregory Hoblit è solida e classica ma lascia spazio all'innovazione al momento di mostrare la soggettiva di Azazel (ottenuta grazie all'ausilio di un tipo di pellicola denominato Ektachrome) e, soprattutto, tocca vertici di pura classe nella sequenza in cui Embeth Davidtz viene presa di mira ed inseguita dall'angelo caduto, che propaga la sua essenza di persona in persona per un intero isolato grazie a semplici tocchi, sapientemente coreografati, inquadrati e montati: horror ne ho visti parecchi, ormai lo sapete, e Il tocco del male l'ho guardato ben più di una volta, eppure trovo che questa particolare sequenza sia una delle più belle che siano mai state girate per un film di genere e mi lascia sempre senza fiato. Per non spoilerare eccessivamente la storia è meglio che mi fermi qui ma direi che basterebbe solo questo per spingermi a consigliare la visione de Il tocco del male a tutti, non solo agli appassionati del sovrannaturale... credo comunque che anche dare una scorsa ai grandi nomi coinvolti sia un valido incentivo, quindi recuperatelo se non lo avete mai fatto!!

Di John Goodman (Jonesy), Donald Sutherland (Stanton), Embeth Davidtz (Gretta Milano), James Gandolfini (Lou) ed Elias Koteas (Edgar Reese) ho già parlato ai rispettivi link.
Gregory Hoblit è il regista della pellicola. Americano, ha diretto film come Schegge di paura, Frequency - Il futuro è in ascolto, Il caso Thomas Crawford, Nella rete del serial killer ed episodi di serie come N.Y.P.D.. Anche produttore e sceneggiatore, ha 70 anni.

Denzel Washington (vero nome Denzel Hayes Washington Jr.) interpreta John Hobbes. Americano, lo ricordo per film come Il giustiziere della notte, Glory - Uomini di gloria (per il quale ha vinto l'Oscar come miglior attore non protagonista), Mo' Better Blues, Malcom X, Il rapporto Pelican, Philadelphia, Allarme rosso, Il collezionista di ossa, Training Day (per il quale ha vinto l'Oscar come miglior attore protagonista), Déjà Vu - Corsa contro il tempo e Pelham 1 2 3 - Ostaggi in metropolitana. Anche produttore e regista, ha 60 anni e un film in uscita.

Se Il tocco del male vi fosse piaciuto recuperate anche L'ultima profezia e Angel Heart - Ascensore per l'inferno. ENJOY!

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