Il Tocco del Peccato di Jia Zhangke

Creato il 22 novembre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

22 novembre 2013

Primo Piano Film Il Tocco del Peccato di Jia Zhangke 

Il tocco di un maestro per ritrarre la Cina di oggi

Finalmente, a qualche mese dalla presentazione ufficiale avvenuta nell’esclusiva cornice della Croisette, arriva in Italia Il Tocco del Peccato (A Touch of Sin), l’ultima straordinaria fatica dell’acclamato regista cinese Jia Zhangke.

Il film, vincitore del premio per la miglior sceneggiatura proprio al Festival di Cannes di quest’anno, uscirà nelle sale italiane a partire dal 21 novembre e, per gli amanti di Zhangke e del suo stile, sarà una vera sorpresa. Il Tocco del Peccato, infatti, sviluppandosi in quattro episodi distinti e di uguale durata, non solo si allontana dallo schema narrativo delle consuete storie lineari, ma, rispetto agli altri film dell’autore cinese, mostra una buona dose di sangue, azione e sparatorie dove, normalmente, avrebbero avuto spazio solo la contemplazione del mondo e la poesia delle immagini.

Luo Lanshan – Il tocco del peccato

Con ogni probabilità, però, è proprio il contenuto degli episodi portati sul grande schermo a decretare il cambio di linguaggio da parte del regista. Le quattro storie, legate blandamente tra loro da piccoli passaggi di testimone, raccontano tutte, benchè in modo diverso, le medesime dinamiche di corruzione e violenza causate dall’eccessivo, ed eccessivamente rapido, sviluppo economico della Cina degli ultimi anni.

Le disavventure di Dahai, un minatore che si ribella contro i capi corrotti del suo villaggio, Zhou San, un lavoratore immigrato che torna al suo paese per il Capodanno ma si scopre ormai incapace di vivere una vita sedentaria, Xiao Yu, una receptionist di sauna che viene aggredita da un ricco cliente e Xiao Hui, un giovane operaio che continua a cambiare impiego per raggiungere un tenore di vita più alto, sono infatti come le rabbiose pennellate di uno stesso ritratto, quello di un gigante economico che fa i conti con le sue contraddizioni e le sue disparità sociali.

Il grande regista Jia Zhangke, già Leone d’Oro al Festival di Venezia nel 2006 con Still Life, nonostante il nuovo stile introdotto ne Il Tocco del Peccato, da alcuni definito quasi commerciale, non perde però il suo tocco magico e anche qui si dimostra abile nel creare, attraverso piccole storie, dei veri e proprio affreschi narrativi in continuo movimento.

I nomi degli attori, volti noti del cinema cinese, Wu Jiang, Wang Baoqiang Luo Lanshan forse non diranno molto al pubblico italiano, ma la presenza della bravissima Tao Zhao, musa e moglie di Zhangke, conosciuta in Italia grazie al ruolo da protagonista nel film di Andrea Segre Io sono Li, potrebbe far avvicinare anche gli spettatori di casa nostra a Il Tocco del Peccato, un lungometraggio forse difficile ma, a detta della critica, davvero notevole.

di Marta Pirola per Oggialcinema.net


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