Il Topolino Bufalino
Creato il 10 marzo 2011 da Tnepd
L’oscillazione contraria del pendolo
E’ passata alla storia
la scena del film Matrix dove l’agente Smith afferma
che l’uomo è un virus. Alla mia generazione era stato insegnato che la specie
umana è solo una delle tante germogliate sull’albero della vita, quella che
ha avuto il maggior successo evolutivo, ma prima ancora, per secoli, alla gente
veniva spiegato che l’uomo è una creatura privilegiata, fatta a immagine e
somiglianza della divinità, e perciò un po’ divina anche lei. Darwin e Galileo
prima, gli ecologisti poi, hanno messo le cose in chiaro, dopo secoli di
oscurantismo bigotto e superstizioso. Sulle colpe dell’uomo nei confronti
dell’ambiente in generale - e degli altri animali in particolare - si potrebbero
scrivere delle enciclopedie. Siamo stati generosi, noi esseri umani, nel
distribuire morte e distruzione a piene mani, a destra e a manca. Adriano
Sofri faceva cenno, anni fa, al fatto che viviamo in un’epoca di
pentimento. Negli anni Sessanta nacquero il WWF e l’IUCN. Nei Settanta nacquero alcune
delle più importanti associazioni animaliste italiane, tra le quali la LAV, probabilmente sull’onda
emotiva del male
che per secoli avevamo fatto alla natura e sulla consapevolezza che bisognava
invertire la tendenza, cioè pentirsi e cercare di rimediare. Io sono cresciuto
in quest’epoca di ripensamenti sul
nostro posto nel mondo e sulla nostra responsabilità nei confronti degli
altri animali.
In quest’ottica di
critica feroce verso la nostra specie,
s’inserisce la nascita dell’E.L.F. (Earth Liberation
Front), che rappresenta la cosiddetta “Deep Ecology”, l’ecologia del
profondo. In Italia non ha preso piede, ma negli USA si’ tant’e’ che i suoi
attivisti, oltre ad auspicare la fine del genere umano e a tifare per le
pandemie, nel concreto sabotavano le ruspe dei boscaioli e piantavano chiodi
nei tronchi degli alberi, causando danni alle motoseghe onde evitare
l’abbattimento degli alberi stessi e la conseguente deforestazione. Alcuni di
loro sono finiti in prigione.
Sempre nella stessa
ottica, l’anno scorso è uscito in Germania il film di animazione “Animals
united”. Di solito non guardo film a cartoni animati, ma l’amico che me
l’ha scaricato da internet mi ha detto che conteneva un messaggio ecologico. E
infatti gli animali della savana, a cui era stata tolta l’acqua con la
costruzione di una diga, si oppongono alla tirannia dell’uomo e alla fine
vincono. Il messaggio è chiaro: perseguendo i suoi interessi, l’uomo, o meglio
certi uomini con tanto di nomi e cognomi, causano morte e distruzione a
un’infinità di altre creature, mettendo a rischio la stessa sopravvivenza della
nostra specie.
Dicevo che sono
cresciuto in un’epoca di pentimento, ma siccome gli eventi si susseguono a
ritmi incalzanti in un fluire del tempo sempre più compresso e frenetico, sto
assistendo al ripensamento del ripensamento ovvero a un ritorno del pendolo
della Storia in direzione opposta. Se i forum di discussione su internet sono
attendibili, come segnale degli orientamenti culturali dell’umanità (almeno di
quella che ha accesso a internet), allora la
tendenza è quella di rimettere tutto in
discussione, ritornando a posizioni che si pensavano morte e sepolte,
cioè superate.
Ciò avviene con
l’Olocausto, messo in discussione dai cosiddetti negazionisti; con l’Evoluzione
degli esseri viventi, messa in discussione dai creazionisti e con la necessità
di proteggere animali e ambiente, messa in discussione da certi complottisti.
Dei negazionisti e dei creazionisti non intendo parlare qui perché i loro
obiettivi mi sono chiari: imporre le teorie eugenetiche del nazismo e
rinsaldare la vacillante fede nell’esistenza di Dio. Sui complottisti invece
vorrei spendere due parole. Salto a piè pari la questione del riscaldamento
globale che potrebbe essere una trovata di Al Gore e dei suoi consiglieri per
ricavare vantaggi economici tramite tasse e altre richieste di fondi. E’ un po’
come avviene con i disastri naturali sui quali tanta gente mangia e guadagna a
prescindere, in effetti, dalla natura del disastro. Salto, dunque, il “Global Warming”
e passo a considerare altri aspetti, che a me sembrano inquietanti e un tantino
paranoici.
Prendiamo la New Age, per esempio. Per quel che ne so,
è una filosofia ecologista che si rifà all’antico desiderio di un mondo armonico, basato su un
rapporto pacifico con l’ambiente. Potrebbe
essere la versione moderna della filosofia Hippie dei figli dei fiori anni
Sessanta. Fin qui, non ci vedo niente di male, ma mi è capitato di leggere
commenti di utenti che frequentano i cosiddetti siti alternativi i quali
associano la New Age alla massoneria, all’élite mondiale dei banchieri e
petrolieri che governano occultamente il mondo e perfino ai rettiliani. Ovvero,
quando non si conoscono le cose e si vuole a tutti i costi far coincidere gli
eventi della società e in genere i fenomeni dello spirito umano, con le proprie
idee, si opera una forzatura manicheistica e si divide il mondo in buoni
e cattivi, in chi ama la vita e il pianeta su cui viviamo e chi odia la
vita e vorrebbe distruggere il mondo. Stranamente, per me, ecologisti e New Age
finiscono per essere classificati tra i necrofili che vogliono il male
dell’umanità. Esattamente come Darwin e i massoni, che vogliono distruggere la
Chiesa Cattolica, insieme a tutto il cristianesimo. Evidentemente, sul web ci
sono un sacco di persone che hanno stabilito a priori che la Chiesa Cattolica e
il cristianesimo stanno dalla parte del Bene e tutti quelli “contro” passano
automaticamente da quella del Male. Così, WWF,
ecologisti in genere e figli dei figli dei fiori, essendo spergiuri e bugiardi,
anche se dicono di amare la Terra e i suoi abitanti, vogliono in realtà distruggere questo bel pianeta azzurro e magari
trasferirsi su un altro pianeta a bordo di astronavi che hanno già pronte da
qualche parte.
Variazione sul tema,
invece di astronavi con il motore acceso, ci sono, già pronti ad accoglierli,
bunker sotterranei a capienza limitata, che si riempiranno del fior fiore
dell’umanità quando verrà scatenata le Terza
Guerra Mondiale, ovvero l’Apocalisse
finale. Per avvalorare quest’ultima tesi, sono state tirate in ballo anche le banche
dei semi in Norvegia e in altre parti del mondo, che sarebbero a
disposizione dei sopravvissuti quando si vorrà ricominciare daccapo con la
civiltà umana.
Anche gli animalisti non
sono esclusi dal tiro incrociato di questo genere di complottisti, nel momento
in cui propugnano la diffusione dell’uso dei microchip per cani e gatti, poiché
si presume che ciò sia l’anticamera
dell’obbligo di impianto del microchip per tutti, uomini e bestie. Se – lo
confesso – l’idea di farmi impiantare un microchip sottocutaneo dà fastidio
anche a me, immaginare che l’anagrafe canina sia un demoniaco tentativo di
sottoporre l’intera umanità al controllo totale da parte dei potenti, che già
ci controllano con altri mezzi, mi sembra tirata per i capelli. Evidentemente,
questo genere di complottisti non ha un senso e una visione pragmatica delle
cose. Dovrebbero chiedersi quanti cani sono stati salvati grazie al microchip,
cani che erano scappati o erano stati rapiti, ma che avevano la loro carta
d’identità in municipio e sono stati recuperati e riconsegnati al proprietario
grazie all’avvenuto riconoscimento. La medaglietta al collo può sempre staccarsi.
Anche le recenti drammatiche vicende di minori rapiti o comunque scomparsi, per
alcuni complottisti potrebbero portare all’introduzione obbligatoria del
microchip per i bambini, preludio a quello per gli adulti. E il gioco è fatto! Su
quest’ultimo punto non mi pronuncio, ma la cosa si potrebbe risolvere
lasciandola facoltativa, ovvero che siano i genitori a decidere se impiantarlo
ai loro figli a due o quattro gambe.
Critiche al WWF, fondato
da prìncipi di sangue reale amanti della caccia e nei cui consigli direttivi
sedevano anche responsabili di aziende
inquinanti come l’ICMESA, erano state già fatte da Dario Paccino già nel
lontano 1972. Ma, le accuse che si credevano superate e digerite, devono
aver preso piede in maniera strisciante, sotterranea se, al giorno d’oggi, ci
ritroviamo con una fetta di utenti del web che mette non solo il WWF e gli
zoofili favorevoli al microchip, ma anche altre associazioni ambientaliste o
singoli individui che prendano le stesse posizioni, dalla parte dei cattivi,
mentre, inevitabilmente, finisce per mettere i sani agricoltori, cacciatori,
pescatori ed eredi delle tradizioni locali, dalla parte dei buoni. Io non ci
sto!
Per me, anche se possono
aver ragione sull’origine torbida del WWF, non posso accettare che
l’evoluzionismo, il conservazionismo e la difesa dei diritti animali,
propugnata, quest’ultima, da filosofi come Singer e Regan vengano
non solo guardate con sospetto, ma tacciate di essere strumenti della massoneria,
dell’élite
mondialista o addirittura dei rettiliani. Giudizi drastici di questo tipo lasciano
il tempo che trovano. Anzi, lasciano molte persone frastornate e confuse,
incapaci di decidere autonomamente e, in una parola, in balia del primo pazzo
che passa. E che grida più forte degli altri.
Se mai esiste un
complotto ai danni dell’umanità, tale confusione di ruoli e di intenti,
moltiplicata e ripetuta all’infinito, in una sorta di forsennato copia
e incolla, è esattamente ciò che i detentori del potere (coloro che il
pianeta lo hanno sempre sfruttato e devastato) vogliono ottenere. Vogliono
dividere le masse e imperare su di esse, come fanno da secoli. Vogliono
continuare a sfruttare le risorse naturali fino all’ultima goccia, di petrolio
e di sangue umano (in senso metaforico perché di vampiri rettiliani non
sappiamo che farcene). Vogliono che i ricercatori di verità si scannino tra
loro, in una specie di gioco al massacro di tutti contro tutti, Stampa
Libera contro ComeDonChisciotte, Tanker Enemy contro Luogocomune, Zretblog contro Franceschetti
e Freda.
E intanto i pasciuti banchieri se la ridono, sprofondati nelle loro
comode poltrone. I disinformatori, da essi sguinzagliati sul web, riportano
amene storielle di panni sporchi lavati in pubblico e aneddoti grotteschi.
Resoconti di ingiurie, processi alle intenzioni e prese di posizione
inquisitoriali. Perentorie previsioni catastrofico-messianiche e quant’altro la
fantasia, in quest’epoca non solo di pentimento ma anche di scomparsa dei
valori tradizionali, riesca a partorire. Il CICAP, buon ultimo, ringrazia.
Il pendolo della Storia
sarà pure inevitabile che torni indietro, ma che si debba anche abdicare al
proprio intelletto e alle capacità di giudizio, questo poi no. Non va bene! A
meno che, la confusione che regna sovrana tra i frequentatori dei siti
complottisti non sia il risultato delle irrorazioni chimiche che ci infliggono
dall’alto, a bordo di anonimi aeromobili. In tal caso, a forza di farci
respirare sostanze di cui solo loro conoscono la reale natura, ci stanno rincoglionendo tutti quanti,
compresi noi che abbiamo la pretesa di essere più svegli
degli altri, la massa amorfa che nulla sa e nulla vuole sapere.
Dio non voglia che la
montagna di dibattiti sul web non partorisca un topolino bufalino. Una bufala
planetaria. O forse sì, perché no: speriamo che sia stato tutto un
brutto sogno.
ALF
per TNEPD
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