Il torneo di Harrenhall, George R.R. Martin e Sergio Altieri

Creato il 31 ottobre 2012 da Martinaframmartino

 Voglio le loro teste su una picca! Così, più o meno, aveva scritto sul suo blog George R.R. Martin quando per errore alcune copie di A Dance with Dragons erano state vendute in anticipo rispetto alla data fissata dall’editore e gli spoiler sul romanzo avevano iniziato a circolare in internet. E io voglio la testa di Sergio Altieri su una picca. Metaforicamente parlando, è ovvio che non gli auguro alcun male, ma perché quando traduce deve sempre metterci lo zampino? Nella rilettura del Grande inverno avevo smesso di leggere anche A Game of Thrones, avevo visto già con Il trono di spade il tipo di varianti che effettua abitualmente, ne ero abbastanza infastidita ma non avevo voglia di dedicare altro tempo ai confronti fra le due versioni. Però con A Dance with Dragons/La danza dei draghi ha fatto addirittura peggio che con l’unicorno.

Gli spoiler che seguono sono molto limitati, tolgo la frase in questione dal contesto quindi non si sa cosa sia avvenuto fino a ora e cosa stia per accadere. L’unica cosa che conta è un ricordo di ser Barristan Selmy sugli avvenimenti di tanti anni prima al grande torneo di Harrenhall. Avevamo già avuto svariati accenni, un interessante racconto dei Reed in Tempesta di spade e qualche altro riferimento. Su Harrenhall qualche spiegazione qua sotto c’è, ma nulla che dica cosa avverrà in futuro. Solo ricordi del passato, e già questi sono sufficienti a far venire i brividi. Qui c’è un ricordo molto interessante di uno che a quel torneo c’è stato.

Il torneo, lo sappiamo, è stato vinto da Rhaegar, che ha incoronato regina dell’amore e della bellezza Lyanna Stark, con tutto quello che è seguito. La frase incriminata è a pagina 322 di La regina dei draghi:

“Se avessi disarcionato Rhaegar e incoronato Ashara come regina dell’amore e della bellezza, lei avrebbe guardato me invece di Eddard Stark?”

Appena lette queste parole, sono corsa ad afferrare la mia copia di A Dance with Dragons, e questo è quanto ho letto a pagina 879:

If I had unhorsed Rhaegar and crowned Ashara queen of love and beauty, might she have looked to me instead of Stark?

Ma come si è permesso? Come si può permettere un qualsiasi traduttore di interferire così con la storia? Chi l’ha detto a Sergio Altieri, o eventualmente a Gaetano Luigi Staffilano, co-traduttore di questo volume, che quello Stark era Eddard? Martin ha scritto solo in cognome, e ad Harrenhall c’erano tre Stark a parte Lyanna. Meera parla del branco dei fratelli di una lupa a due zampe: “il lupo selvaggio che li guidava, il lupo più quieto e il cucciolo che era il più giovane dei quattro” (Tempesta di spade, pag. 378). Brandon, Eddard e Benjen Stark.

Ora, Altieri come fa a essere sicuro che si tratti proprio di Ned? Ashara è stata “disonorata” (La danza dei draghi, pag. 322) perché ha fatto l’amore, ed è rimasta incinta, pur senza essere sposata. Ce lo vediamo Ned disonorare una fanciulla di nobili natali di cui è innamorato? Perché lui la amava, ma era terribilmente timido. “Il crannogman vide una fanciulla dai ridenti occhi violetti danzare con una delle Spade Bianche, con un serpente rosso, con il lord dei grifoni e infine con il lupo più quieto… ma questo fu solo dopo che il lupo selvaggio era andato a parlarle, in quanto suo fratello era troppo timido per lasciare la panca” (Tempesta di spade, pag. 378-379). La fanciulla è certamente Ashara, la spada bianca potrebbe essere ser Barristan, il serpente rosso Oberyn Martell e il lord dei grifoni Jon Connington. Sui lupi non credo ci siano dubbi.

Quante volte abbiamo giudicato Brandon sul metro di Ned? Conoscendo Eddard abbiamo pensato che il fratello fosse onesto e giusto come lui, e abbiamo sbagliato. Ce lo aveva detto anche Jaime Lannister, ma all’epoca non avevamo voluto credergli. “Brandon era diverso da suo fratello, non è forse così? Nelle vene aveva sangue, non acqua fredda. Era più simile a me” (La regina dei draghi, pag. 307). Ancora non conoscevamo Jaime da dentro, per noi era solo lo Sterminatore di re, colui che fa cose innominabili per amore. Ma la stessa opinione ce la fornisce anche lady Dustin: “Mio padre aveva grandi ambizioni per la Casa Ryswell. Era più che pronto a offrire la mia verginità a qualsiasi Stark si fosse presentato, ma non ce ne fu mai bisogno. Brandon Stark non aveva esitazioni nel prendersi quello che voleva” (I fuochi di Valyria, pag. 295).

Brandon sì che era tipo da prendersi la verginità delle fanciulle senza sposarle, non Eddard. E la traduzione in questo caso è completamente sbagliata, e mette del tutto fuori strada i lettori. Perché un traduttore si prende la briga di aggiungere arbitrariamente un nome? Se dire che voglio la testa di Altieri su una picca è eccessivo, ho appena cambiato idea su qualcos’altro. Voglio Altieri fuori da queste traduzioni.



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