Il tour scozzese di Enrica – parte III

Creato il 19 settembre 2011 da Auroradomeniconi

Si conclude il favoloso viaggio di Enrica alla scoperta della Scozia. Con tutte le distillerie che hanno visitato, ormai la uisge beatha (acqua vite, nda), ovvero il whisky, il prodotto scozzese più famoso, non ha più segreti per Enrica e Lorenzo!

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23/08
La Cardhu Distillery è la nostra prima tappa, il tour (£ 5,00 a testa) mi è sembrato molto più divertente e comprensibile della nostra prima visita alla distilleria Talisker. La ragazza molto cordiale e piacevole l’assaggio del whisky tutti insieme. Consiglio di fermarvi a visitarla: nonostante l’odore di malto insopportabile per me, mi sono divertita. Prima di Stonehaven nostra ultima tappa giornaliera, facciamo una sosta nell’affollatissima Aberdeen. Ci vuole qualche minuto prima di orientarsi e riprendere il ritmo delle “grandi città”. A Stonehaven arriviamo che è pomeriggio e decidiamo di andare ad ammirare il Dunnottar Castle (£ 6,00 a testa), usato per le riprese di qualche scena dell’Amleto. Il castello anche se in rovina è meraviglioso, siamo entrati ovunque era possibile e ammirare questa bellezza in cima al promontorio non ha prezzo. Stonehaven è una bellissima cittadina di mare, un po’ come la nostra Viareggio.  Il Beachgate Hause B&B è uno spettacolo, proprio di fronte al mare e i proprietari, il figlio e un’energica mamma di quasi ottant’anni, sono il massimo.

24/08
Arriviamo a Dunkeld che pioviggina e fa piuttosto freddo e dire che abbiamo lasciato Stonehaven che c’era il sole e si stava bene anche senza giubbotto, ma ormai non ci facciamo più neanche caso. A Dunkeld ci fermiamo per ammirare la Cattedrale, molto bella. La parte centrale la stanno restaurando, in quanto è molto vecchia. L’ingresso è libero e così ci godiamo questa meraviglia circondata da uno splendido giardino e col fiume vicino. Eccoci finalmente al Blair Castle (£ 9,50 a testa – castello e giardino), ne valgono davvero tutti! Il castello è immenso come il giardino. Le stanze da vedere sono molte e una più bella dell’altra. La sala da ballo poi è utilizzata tutt’oggi per feste, ricevimenti, matrimoni. Nel giardino di fronte il castello, quattro pavoni e tre polli gironzolano tranquilli tra la gente. Noi siamo stati accerchiati mentre stavamo pranzando. Momento unico, volevo urlare Il giardino di Hercules, uno dei tanti (il terreno si divide in 60.000 acri!!!) è carino ed ha un grazioso ponte cinese. Prima di arrivare a Pitlochry, abbiamo letto sulla guida che l’ingresso alla distilleria, L’Edradur Distillery, era gratis allora ci siamo diretti là per il tuor. Una volta davanti alla piccola, microscopica distilleria però la commessa ci dice che per il tuor erano £ 5,00 a testa, che fare? Ormai lì siamo entrati! La guida parlava pure italiano, ma non c’è stato bisogno della traduzione, si capiva bene e la crema di whisky che fanno è pure buona A Pitlochry abbiamo fatto un giretto e ammirato la scala dei salmoni. La diga che forma un lago artificiale blocca la risalita dei salmoni e allora è stato inventato questo marchingeno per loro, ma noi non ne abbiamo visto passare neanche uno. Cenato al Fern Cottage Restaurant, dove ho mangiato un buonissimo pollo ripieno di feta e olive, siamo andati a riposarci allo stupendo Torrdarach House B&B.
http://avventuremelinda.wordpress.com/2011/08/24/da-stonehaven-a-pitlochry/

25/08
Ed eccoci così all’ultimo giorno di questo nostro tour. Non vogliamo sprecare neanche un minuto oggi. L’aereo parte alle 17.00, ma dobbiamo essere entro le 14.00 all’aeroporto di Edimburgo per lasciare l’auto. Così sostiamo al Falkirk Wheel, dove ammiriamo una ruota gigantesca studiata a posta per far passare le barche. Una bellezza ingegneristica che cattura dal primo all’ultimo movimento . A Falkirk a parte quest’attrazionone non c’è altro e quindi puntiamo verso la Roslyn Chapel, la cappella usata nel film “Il Codice da Vinci”. Il luogo è diventato una meta turistica, tanto che una volta entrati (£ 7,00 a testa) ci troviamo pressati da una folta folla che è venuta ad ammirare questa piccola, ma veramente magnifica chiesa, intrisa di storia. Il suo interno è unico e molto particolare, scendiamo anche nella cripta, ma restiamo un po’ delusi nel notare che in realtà la stanza finisce lì. Nessun altra stanza né tantomeno botole. Si è già fatto tardi e usciamo da questo pezzo di storia scozzese…. e andiamo a lasciare l’auto. Dopo quasi 3 ore di volo eccoci di nuovo in Italia, dove ci accoglie un caldo al quale non eravamo più abituati.
http://avventuremelinda.wordpress.com/2011/08/27/da-pitlochry-a-firenze/

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Spesso le nostre tappe ci hanno portato a percorrere tantissime miglia (in totale ne abbiamo fatte 1700). E’ difficile raccontare ogni posto visitato o sul quale ci siamo soffermati anche solo 2 minuti per fare qualche fotografia. E’ proprio questo il bello di un tour in auto in Scozia. Farsi catturare dai paesaggi che minuto dopo minuto si susseguono uno dopo l’altro.

Consiglierei a tutti di andare, almeno una volta, in Scozia. Per vari motivi… I miei sono i seguenti:

Le immense montagne, nonostante non sia un’abile camminatrice, ammirarle è un piacere. I castelli, tanti e molto belli, anche quelli mezzi diroccati hanno comunque un loro fascino. I biscotti al burro, buonissimi! Le pecore, mucche che attraversano la strada (questo nelle highlands). Il tempo che cambia ogni secondo, esci che c’è il sole e dopo due minuti piove. I salmoni che risalgono la corrente, nonostante da noi non si siano voluti far vedere. I delfini a Chanonry Point. La storia, il suo passato e futuro. La mega colazione che Lorenzo riusciva a finire ogni mattina. Salsicce, bacon, uova e funghi. Il caos calmo delle rotonde che trovi nelle lowlands. I bagni pubblici ovunque, anche nel paesino più sperdudo delle highlands. L’acqua che fuoriesce praticamente ovunque da questo paese, che pare essere la sua anima. I colori contrastanti del verde dell’erba e del viola dell’erica. Il famosissimo mostro di Loch Ness che nonostante la nostra buona volontà non si è fatto vedere. Dei pavoni che ci stavano accerchiando per due misere patatine salt and shaked. Le spiagge nascoste e noi con il giubbotto addosso, mentre i bambini scozzesi facevano il bagno. La birra di Lorenzo e la mia Coca. La Irn-Bru, arancione e buonissima! Il mangiare nei pub con hamburger o salmone alla griglia. Il petto di pollo con riso. Schiacciare mezz’ora in farmacia per spiegare al Dr. un banale mal di testa: “ti fa male lo stomaco? Ci vedi bene? Hai la vista annebbiata? Quante volte ti viene al mese il mal di testa?” il tutto per avere una scatola di ibruprofene da 1,99 £ (in Italia una cosa del genere la paghi almeno 8,00 €). La delusione del Jacobite Train (quello di Harry Potter). La confusione della guida a sinistra, con Lorenzo che cercava la cintura di sicurezza sempre dalla parte sbagliata.

Il tour scozzese di Enrica – parte II
Il tour scozzese di Enrica – parte I



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