Il Tredicesimo Apostolo – Il Prescelto (Stagione 1)

Creato il 10 febbraio 2012 da Mcnab75

Italia, 2011
Ideatore: Pietro Valsecchi
Regia: Alexis Sweet
12 episodi da 50 minuti ciascuno

Molti blogger rifiutano con sdegno di parlare di qualunque prodotto venga realizzato per il cinema e la TV del nostro bel paese.
La giustificazione è che, mediamente, si tratta di roba pessima, indirizzata a un pubblico di età media molto alta e con una cultura media proporzionalmente tendente al basso.
Accuse che, in linea di massima, sono vere. Questa è la ragione per cui negli ultimi decenni in Italia sono nati più o meno soltanto questi serial:

- Biografie di santi, preti o suore;
- Drammone meridionale con immancabile ambientazione a Capri o dintorni;
- Poliziesco con un nettissima distinzione tra buoni e cattivi;
- Poliziesco ibridato con la più innocua commedia all’italiana.

Salvo qualche lodevole eccesione, il panorama è questo.
Del cinema non ne parliamo, magari ci torneremo un’altra volta, quando avrò qualche film da recensirvi.
Oggi invece vi voglio dire il mio parere su Il Tredicesimo Apostolo, serial televisivo prodotto da Taodue e recentemente trasmesso da Canale 5. Insieme di fattori che, nel suo complesso, dovrebbe indicare un alto grado di cagosità.
Invece non è proprio così.

X Files de Roma

Gabriel Antinori (Claudio Gioè) è un giovane prete e professore universitario di teologia. Amato dai suoi studenti per la sua intelligenza anticonformista, Gabriel si occupa di esplorare i confini fra scienza e fede studiando il mondo dei fenomeni definiti paranormali. Mosso dal desiderio di esplorare i misteri della vita, Gabriel collabora con la Congregazione della Verità, un’istituzione ecclesiastica che verifica eventi razionalmente inspiegabili, con a capo monsignor Demetrio Antinori (Luigi Diberti), zio di Gabriel, collaborano con lui padre Isaia (Stefano Pesce) e il suo migliore amico padre Alonso (Yorgo Voyagis). Gabriel non è un investigatore dell’occulto ma un uomo di fede, scevro da pregiudizi e chiusure, che vuole comprendere il fenomeno che ha davanti a sé soprattutto da un punto di vista umano. Scoprirà presto sulla sua pelle che è la stessa natura umana ad essere messa in gioco nel paranormale, grazie all’incontro con l’affascinante psicologa Claudia Munari (Claudia Pandolfi). (Da Wikipedia, che nelle sinossi sono pigro…)

Evidentemente in Italia non si può esulare dal personaggio religioso, praticamente onnipresente nelle fiction. Perfino in quelle che parlano di poliziotti o carabinieri la figura in divisa è così paternalista e tradizionale da ricordare spesso un sacerdote laico. Quindi anche ne Il Tredicesimo Apostolo il protagonista è un prete.
Tuttavia ci sono degli interessanti distinguo. In primis il nostro buon padre Gabriel è un uomo di fede dalla mente molto aperta, con un occhio di riguardo per la scienza e non immune al fascino femminile. L’interpretazione del bravo Claudio Gioè dà valore a un personaggio che rischiava di essere stereotipato e noioso. Inoltre il lavoro in tandem con la psicologa Claudia Munari ricrea la classica coppia Mulder & Scully, spesso sinonimo di successo assicurato.

Sulla scia di Voyager

Bizzarro il taglio protoscientifico che caratterizza questa fiction. Per una volta si lasciano da parte le imbarazzanti lecchinate proto-cattoliche e si sceglie un format più “misterico”, sulla scia del successo di trasmissioni quali Voyager e Mistero. Se le suddette trasmissioni scadono fin troppo spesso nel ridicolo Il Tredicesimo Apostolo, essendo un prodotto di fantasia, riesce a intrattenere e a divertire.
Le sceneggiature dei vari episodi lasciano poi molto più spazio alle domande che non alle risposte, perfetto meccanismo per creare interessa senza rovinare il tutto con qualche terribile “spiegone” da due lire.

Quindi tutto funziona? No, affatto.
Alcune puntate sono noiose e mal costruite. Spesso e volentieri ci sono elementi che sanno troppo di deus ex machina, risolutivi sul più bello ma del tutto avulsi alla credibilità della storia.
Il plot che fa da filo conduttore a tutta la prima stagione è interessante ma sviluppato troppo lentamente e con delle trovate non sempre all’altezza.
Insomma, c’è molto da fare, molto da limare e migliorare, ma la strada intrapresa è quantomeno interessante. Sperando che la regia eviti derive populiste o stupide, si può arrivare a livelli superiori alla sufficienza.

Valore aggiunto

Inutile girarci intorno: reputo Claudia Pandolfi una delle più brave, capaci ed espressive attrici italiane. La sua presenza è funzionale alla storia e il lavoro in tandem con Gioè è molto buono. Una coppia affiatata in cui la Pandolfi spicca come la gran professionista che è.
E chissà che una domenica o l’altra non ve la troviate pure ospite su questo blog…


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