Io sono qui di nascosto, sedutoin un treno azzurro. Le rotaiearrugginite cigolano e pianopiano arriverò alla stazionegrigia e fredda, dove un facchinoimmoto non esprimerà alcun segnodi esistenza – vera ed unica,accessoriata di sogni nitidi,tersi come immagini riflessein un video inossidabile e piatto,telecomandato. Senzaprospettive distribuirò speranzegratis e fiori colti in giardinipensili: speranze invisibili,inservibili, beffarde, fittizie.E fammi pure un caffè di rosenere o rosse, poca importanzaha.
Gennaio 1987