Come abbiamo già visto i movimenti saccadici dell'occhio possono dare origine a illusioni di movimento ovvero si percepisce movimento dove non c'è, come nel caso delle “spire del serpente”. Però le illusioni ottiche sono di diversa natura e possono essere provocate da cause differenti.
Nell'illusione del completamento si ha la percezione di vedere cose che in realtà non esistono nel mondo fisico, nel caso del triangolo di Kanizsa dove la nostra mente riconosce un triangolo che in realtà non esiste oppure come nell'illusione di Ehrenstein dove di possono vedere senza difficoltà dei cerchi inesistenti.
Possiamo agevolmente sostenere che figure come il triangolo di Kanizsa e l'illusione dei cerchi Ehrenstein sono presenti esclusivamente nel momento in cui noi le guardiamo in quanto i loro contorni non sono definiti nello spazio fisico; ciò dimostra l'indipendenza tra il vedere e il pensare facilmente riconducibile alla filosofia orientale del “nulla è ciò che sembra”.
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