Il Tribunale di Milano di Milano a Berlusconi: “No al dileggio dei giudici”

C’è ancora un limite da non superare. Criticare resta un diritto umano ma fare come Berlusconi no. Prendere in giro i giudici non è serio né civile. L’ex premier aveva definito “comuniste” le tre componenti del collegio giudicante che ha stabilito la somma che Silvio Berlusconi deve a Veronica Lario, sua ex moglie, come assegno mensile dopo la separazione e il tribunale di Milano ha reso noto il proprio disappunto. Del resto l’accordo sull’importo dell’assegno era già stato deciso dai due ex coniugi, come spesso succede.

Ecco il dispaccio dell’Ansa

I presidenti della corte d’appello e del tribunale di Milano ”intendono respingere con fermezza ogni insinuazione sulla non terzieta’ delle giudici del tribunale, componenti del collegio giudicante nella causa” tra Berlusconi e Veronica Lario. Lo si legge in una nota dove si chiede di evitare ”ogni espressione di dileggio”. La nota segue le affermazioni rilasciate in un’intervista tv da Berlusconi che ieri ha definito ”comuniste” e ”femministe” le componenti del collegio.