Il trono di spade di George R.R. Martin. Capitolo 34: Eddard

Creato il 10 ottobre 2012 da Martinaframmartino

La storia di Daenerys Targaryen e dei suoi vagabondaggi nel continente di Essos è talmente lontana dalle vicende di tutti gli altri da aver consentito a George R.R. Martin di pubblicarla a parte, in forma di racconto. Sangue di drago è il testo, costituito dall’intero punto di vista di Daenerys in A Game of Thrones, che gli ha consentito di conquistare quello che fino a questo momento è il suo unico premio Hugo per le Cronache del ghiaccio e del fuoco.

Ogni tanto però le vicende si intrecciano, come in questo capitolo, e hanno conseguenze importanti. Andiamo con calma e vediamo i doppiogiochisti. Varys fa sapere al Concilio ristretto che Daenerys è incinta. A che gioco sta giocando? È fedele a Robert Baratheon, sovrano usurpatore dei Sette Regni, o alla precedente dinastia regnante? Non dimentichiamo che lui era stato al servizio di Aerys il Folle, quindi quando il governo è così drammaticamente mutato lui è rimasto fedele alla precedente dinastia regnante o a chi fisicamente siede sul trono?

Nel capitolo precedente abbiamo visto Varys complottare con Illyrio, colui che ha organizzato il matrimonio di Daenerys. Illyrio probabilmente ha aiutato i Targaryen per interesse, e quindi il suo interesse dovrebbe essere legato all’incoronazione di Viserys e alla sua futura gratitudine, perciò almeno al momento non dovrebbe essere intenzionato a tradirlo, anche perché se avesse voluto farlo avrebbe potuto facilmente far ammazzare fratello e sorella quando erano a casa sua. Illyrio sta giocando a un gioco molto grosso, il gioco del trono direbbe Martin, e Varys che complotta con lui o sta al suo gioco o lo sta imbrogliando.

Supponiamo che stia al suo gioco, perché complottare nell’ombra per ingannare il complottatore mi sembra un po’ troppo contorto. Significa che ha appena fatto la rivelazione per i suoi scopi, non per quelli di Robert & co. Ditocorto, più avanti, parla di falliti attentati e spiega come uno di questi sia il modo più sicuro per proteggere Daenerys. È questo che ha in mente il nostro amico eunuco? Se lui non avesse rivelato la gravidanza della fanciulla prima o poi sarebbe comunque venuta a galla, e questa discussione sarebbe stata fatta ugualmente. Invece così ha la fiducia di Robert e può meglio manovrare nell’ombra. Ricordiamoci che secondo lui gli eventi vanno accelerati, e questo è precisamente quanto sta facendo.

Doppiogiochista numero due: Jorah Mormont. Il caro cavaliere che è tanto amico di Daenerys è anche colui che ha passato l’informazione, non dimentichiamolo al prossimo capitolo che ce li troveremo di fronte. Per me non è stato facile, mio malgrado sono passati cinque mesi fra quando ho letto Il trono di spade e quando ho letto Il grande inverno visto che ho iniziato ad acquistare la saga fin da subito e ho sempre dovuto aspettare i tempi di pubblicazione fra un volume e l’altro prima di poter andare avanti. Il che significa che alcuni dettagli li dimenticavo, come il fatto che Jorah, che ha infranto la legge ed è fuggito dai Sette Regni per sfuggire alla giustizia, stia in realtà tradendo anche Dany.

Doppiogiochista numero tre, un’esclusiva italiana: Sergio Altieri. Certo, sto parlando dell’ennesima altierata. Stiamo parlando di un possibile figlio di Daenerys, e Ned dice che si tratta di “the shadow of a shadow, twenty years removed…”. Altieri traduce con “c’è solamente l’ombra di un’ombra, lontana vent’anni nel passato” (pag. 385). Nel passato? E questo cosa dovrebbe significare? Ned non può riferirsi a Rhaegar, la guerra che ha condotto Robert sul trono risale a 15 anni prima. Hanno combattuto per circa un anno, ma comunque non c’è modo di arrivare a vent’anni. No, Ned sta indicando il figlio di Dany che cresce e che, intorno all’età di vent’anni, potrebbe tornare a reclamare il trono del nonno. Per questo parla di un’ombra di un’ombra, è solo una possibilità, e come lui stesso fa notare Daenerys potrebbe abortire o partorire una femmina o potrebbero esserci altri problemi, e comunque perché Robert tema un bambino (“l’ombra di un bambino che ancora deve nascere”, pag. 387) l’ombra dev’essere lontana nel futuro, non nel passato. Altieri non è esattamente un doppiogiochista, certo che con alcune traduzioni non proprio fedeli all’originale mette molto in difficoltà i lettori. Confonde le acque, potremmo dire.

Intanto notiamo quanto sono simpatici tutti quanti. Varys è per la morte di Daenerys, anche se forse è un inganno per poter macchinare meglio e per proteggere la fanciulla. Renly, tanto caro, simpatico ed elegante, è pure lui per la morte. Non commettiamo l’errore di credere qualcuno di buon cuore solo perché ha una bella faccia e si sa presentare bene, qui Renly dimostra quanto sa essere spietato.

Ned ci ricorda il Tridente, ed è meglio che facciamo attenzione ai nomi. Quando vengono detti non è mai per caso, anche se sono talmente tanti che spesso ce li scordiamo. Ser Barristan ha combattuto per i Targaryen, in quella battaglia c’era anche Rhaegar quindi è normale che ci fosse qualche membro della guardia reale a proteggerlo. Sono sette in tutto, Jaime era ad Approdo del Re, dove avrebbe assassinato Aerys, sapere dove sono gli altri cinque è importante. Comunque Barristan, gravemente ferito, viene curato nonostante il parere contrario di Roose Bolton. Subito dopo Ned dice che si sono ribellati per porre fine all’assassinio di bambini, e mi viene da chiedermi a cosa si riferisca.

Fatti noti anche se non necessariamente veri: Rhaegar rapisce e stupra Lyanna Stark, promessa sposa di Robert. Brandon Stark, fratello maggiore di Ned e promesso sposo di Catelyn Tully, va ad Approdo del Re a chiedere giustizia (e se lo conosco bene deve averlo fatto in modo un po’ troppo veemente, probabilmente più che chiederla l’ha pretesa). Aerys, soprannominato il Folle mica per niente, ha imprigionato lui e i suoi accompagnatori, fra i quali mi pare ci fosse pure l’erede di Jon Arryn, poi ha chiamato a corte i padri dei prigionieri per dispensare giustizia. Rickard Stark è andato e non ha mai fatto ritorno a casa, Jon Arryn no, e non ha neppure consegnato i suoi pupilli Ned e Robert Baratheon. A questo punto c’è stata la rivolta, con le seguenti motivazioni. Baratheon: la promessa sposa di Robert è stata rapita e stuprata. Stark: il lord di Grande inverno e il suo erede sono stati giustiziati, la sorella del nuovo lord rapita e stuprata. Tully: il promesso sposo di Catelyn è stato giustiziato, e lei ne ha sposato il fratello, alleandosi con una casa in rivolta. Arryn: l’erede di Jon è stato ammazzato, e lui ha sposato Lysa Tully alleandosi con una casa in rivolta. Dove sono i bambini in tutto questo? O Martin ha cambiato idea su alcuni eventi marginali o c’è sotto qualcosa che ancora ci deve rivelare.

Ser Barristan è per non ammazzare Daenerys, almeno uno che sa cosa sia l’onore c’è, anche se è vero che una guerra provocherebbe molto più di due morti, come fa notare Pycelle. Notare che Varys parla delle lacrime di Lys, il veleno che ha ucciso Jon Arryn, e che Pycelle lo guarda con sospetto. Eccoci di nuovo ai doppi giochi. Evidentemente per Varys è semplice procurarsi quel veleno, quindi può tranquillamente averlo dato all’assassino, chiunque egli sia, magari senza sapere a chi quella bevanda era destinata. E Pycelle drizza le antenne perché finalmente sospetta che Jon possa essere stato assassinato così o perché, già sospettando un omicidio, improvvisamente sospetta che l’assassino sia Varys? Per fortuna che, secondo qualche commento che ho letto, gli intrighi di questa saga sono prevedibili!

Ned ci ricorda che l’uomo che pronuncia la sentenza dovrebbe anche eseguirla, quanto gli vogliamo bene per questi principi? Quanto forti sono le scene di esecuzione, tenendo a mente queste parole? Perché, è ovvio, il disertore del primo capitolo non sarà certo l’ultima persona morta ammazzata in questa saga. Ned è triste per i cambiamenti che gli anni hanno provocato nell’amico, ed è sempre un peccato quando arriva una delusione così.

Ned è preoccupato anche per le rivelazioni di Yoren, le cose iniziano ad accadere a ritmo molto rapido. Del viaggio fra Grande Inverno e Approdo del re è stato narrato l’unico episodio significativo, qui si passa dalla sera alla mattina e viceversa con una rapidità notevole, alla faccia del progetto originario di Martin di far trascorrere un mese fra un capitolo e l’altro in modo da far crescere i ragazzi. E, tanto per stare tranquilli, Ned sogna la neve, e noi sappiamo dal prologo che l’inverno sta arrivando.

Ned spera in un aiuto da parte di Stannis, per quanto non lo trovi simpatico sa che si comporterà secondo giustizia. Anche questa à una cosa da ricordare. E poi c’è Tyrion che avrebbe voluto la morte di Bran, come Ditocorto ha fatto credere a Ned, ma noi sappiamo da dichiarazioni di Renly e Tyrion combinate insieme e dalle parole di Varys che Ditocorto ha mentito, quindi ecco qui un altro doppiogiochista. Come si chiede Ned, “un altro segreto, o un diverso filo della medesima ragnatela?” (pag. 391).

A proposito di Ditocorto, eccolo qui a tramare. A suo dire ha nobilmente salvato Daenerys, prende in giro Ned circa la sua prossima caduta con un tono tale che non si sa se credergli o no e promette di indicare un bordello che Jory non è riuscito a trovare. Sarà quello giusto? Cosa vi troverà Ned? E perché fornirgli quell’informazione proprio ora?

Sotto la foto commenti sulla mamma di Jon Snow.

Ho parlato dell’assassinio di bambini come di una cosa che non mi torna. Aerys può anche aver fatto una strage degli innocenti per quanto ne sappiamo, ma per ora non ne sappiamo proprio nulla. Intanto però lo scambio di battute ha un’altra funzione, che è quella di far dire a Robert che lo scopo della guerra era quello di “porre fine ai Targaryen” (pag. 387). Dopo quindici anni ancora il desiderio di sterminare la dinastia, qualcuno si stupisce che Ned abbia mentito sull’identità dei genitori di Jon? Se avesse detto che il bambino era figlio di Lyanna e di Rhaegar Robert avrebbe visto non un bambino ma un Targaryen e l’avrebbe ammazzato.

Ce lo ricorda ancora qualche pagina dopo, a pag. 390, quando Ned pensa che nonostante siano passati quindici anni Robert continui a odiare allo stesso modo Rhaegar. “Un’idea inquietante” pensa, e se subito dopo aver parlato dell’omicidio di una quattordicenne futura mamma è inquieto per un uomo morto da quindici anni che lui probabilmente conosceva appena, è perché questo ha risvolti ancora attuali. “Esistono segreti che è meglio mantenere tali. Realtà troppo pericolose per essere condivise, perfino con coloro che amiamo, dei quali ci fidiamo” (pag. 391). pensa Ned, e infatti non ha mai parlato neppure a Catelyn dell’identità della mamma di Jon Snow. Se lo avesse fatto lei si sarebbe comportata in modo diverso, non avrebbe odiato il ragazzo, e Jon sarebbe stato in costante pericolo. L’unico modo per non far trapelare i segreti è non rivelarli a nessuno, per quanto questo possa essere doloroso. E quindi la bugia, l’affermazione che Jon è figlio suo in modo da proteggerlo da Robert, il suo miglior amico. Quanto devono pesare certi segreti nel cuore di Eddard Stark?

Sotto la foro spoiler da Il grande inverno.

Quella di Robert ovviamente è una battuta, lui non avrebbe mai messo la testa di Ned su una picca. Ma a causa sua, e a causa degli intrighi di Approdo del Re, la testa di Ned è finita davvero su una picca. Come ricorda il vecchio detto, attento a ciò che desideri, perché potresti ottenerlo!

Sotto la foto spoiler da Il portale delle tenebre.

Per prima cosa noto che l’unico che si è schierato al fianco di Ned nel proteggere Daenerys è stato ser Barristan Selmy. Buon per lui, visto che in seguito è andato a giurare fedeltà proprio a Dany. Se non lo avesse fatto, come avrebbe potuto presentarsi a lei e avere il coraggio di guardarla in faccia?

Quanto all’interrogativo “un altro segreto, o un diverso filo della medesima ragnatela?” noi ormai sappiamo che sono due cose diverse, anche se collegate. Jon Arryn, che conosceva il segreto di Jaime e Cersei, non è stato assassinato per quel motivo ma perché Lysa, anche dopo quindici anni di matrimonio, continuava a odiarlo, ed è stata incitata nell’omicidio da Ditocorto. Bran è stato quasi ammazzato da Jaime su un impulso del momento, per proteggere i figli quando si è visto scoperto. E l’assassino l’ha mandato Joffrey. Le cose si incastrano alla perfezione, ma Ned aveva davvero troppi pochi elementi per riuscire a capire cosa fosse davvero successo.

Notare che Ned stava per mettersi in salvo quando Ditocorto, con la promessa di mostrargli il bordello, lo ha trattenuto ad Approdo del Re. Lo ha fatto solo quando Ned ha rinunciato alla carica, non prima. Finché era Primo cavaliere era ovvio che Eddard sarebbe rimasto nella capitale, ma se se ne fosse andato tutti i piani di Ditocorto di rendere vedova Catelyn per sposarla sarebbero sfumati nel nulla, e lui questo non poteva permetterselo. Già che ci siamo, chiediamoci anche come ha fatto Jaime a sapere della cattura di suo fratello e anche a riuscire a trovare Ned all’interno della capitale, in un posto dove lui in condizioni normali non sarebbe mai andato. Voglio Ditocorto morto. Ora.



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