Questo è un libro divertente. Per chiunque ami le piante, chiaro.
Che poi l’altro giorno pensavo che tanto ci lamentiamo del poco verde nelle città, ma non siamo in grado di tutelare e trattare con rispetto quel poco di verde che c’è. Perché?
Ogni giorno, anche nei luoghi più incontaminati, i boschi e le piccole spiagge, si accumulano bottiglie di plastica accartocciate e luride, vetri rotti e mozziconi di sigarette. Perché? Perché non abbiamo l’istinto di radunare i nostri rifiuti (e magari anche quelli di chi è passato prima di noi) e invogliare anche gli altri a farlo?
E comunque, al di là di questa divagazione, da quando è esplosa la primavera, per me è un continuo osservare, rubare, fotografare piante. Di tutti i tipi.
Qui a casa ho uno spazio abbastanza grande a disposizione per coltivare alcuni piccoli ortaggi e anche un po’ di fiori, come piselli, pomodori, cavoli e gerani, petunie e dalie. Con l’aiuto della vicina e di certi vecchi libri che sembrano manuali di magia, imparo come non far soffrire una pianta rubata alla terra per essere portata da nel mio giardino, sposto quella che ha bisogno di pieno sole e l’altra a mezz’ombra, distinguo la terra buona di bosco da quella troppo sabbiosa e secca e le mischio insieme, interro e travaso e lascio che le piante vivano e si moltiplichino spontaneamente.
Perché quando dico rubare, lo confermo: io rubo le piante. Dai vasi che pendono dai balconi stacco i rametti di gerani e di piante grasse, dai boschi le felci e dai prati i bulbi di Iris e le piante di Camomilla e Mentuccia selvatiche.
Così quando ho ricevuto questo libro di Davide Ciccarese, Il tuo balcone, ho sorriso, e l’ho letto proprio volentieri, sia per scoprire quanto di giusto c’è nelle mie azioni e combinazioni con le piante, che per trovare nuovi spunti e idee per avere un bel giardino (o balcone) per tutto l’anno.
Tips & Tricks danno spunti di riflessione e idee su come organizzare in modo ecologico e sostenibile il proprio orto e realizzarlo secondo i propri gusti.
Io in particolare adoro le piante aromatiche e officinali e quelle che danno frutti, e perciò i capitoli adatti a me sono proprio quelli del Balcone Profumato e del Balcone Gustoso.
E com’è il vostro balcone ideale? Con foglie buone per cucinare tutto l’anno? Fiori profumati e allegri? Piante grasse ed esotiche o felci fresche che vivono in penombra?
Io per ora vi saluto e mi rimetto al lavoro, che per me significa: aguzzare la vista nei boschi e lungo i sentieri, scambiare talee con vicini e amici (sto aspettando un figlio dell’Aloe Vera di Mama, non vedo l’ora), spargere in terra i semi raccolti dai fiori selvatici dell’anno scorso, favorire nel mio giardino la crescita di piante officinali selvatiche, perché l’anno prossimo profumino tutta l’aria e tutti i piatti che cucinerò.