“Il tuo meraviglioso silenzio” di Katja Millay

Creato il 26 settembre 2014 da Nasreen @SognandoLeggend

Il tuo meraviglioso silenzio

di Katja Millay

Titolo: Il tuo meraviglioso silenzio
Autore: Katja Millay (Traduttore: L. Borgotallo)
Serie: //
Edito da: Mondadori
Prezzo: 14.90 €
Genere: Romance
Pagine: 420 p.

  

Trama: A soli diciassette anni Nastya era una promessa della musica, ma ora ha perso tutto: la sua identità, la voglia di vivere, la voce. Da 452 giorni ha smesso di parlare, e l’unica cosa che desidera è tenere nascosto il motivo del suo silenzio. La storia di Josh, invece, non è un segreto: in poco tempo ha perso tragicamente le persone più care che aveva accanto, e ora cosa gli rimane? Di giorno: gli sguardi giudicanti degli altri addosso. Di notte: scolpire il legno in solitudine. Quando sembra non esserci più luce né speranza, Nastya e Josh si trovano e le sensazioni sopite esplodono inarrestabili dal corpo e dal cuore. Due lontananze si incontrano, trovando l’una nell’altra la forza di superare il passato e rinascere davvero.

di CriCra

Chi dice che il silenzio non ha una propria voce? Chi dice che un nome può rispecchiare sempre e comunque appieno il suo significato? Sicuramente Nastya e Josh, i due giovani protagonisti di questo splendido romanzo, hanno le risposte giuste a queste domande.

Il tuo meraviglioso silenzio, libro d’esordio di Katja Millay, è un romanzo pregno di dolore, dramma, perdita, rancore e rabbia. Ma è anche un libro che parla di lotta, fiducia, rinascita e speranza. Lei, una ragazza che nel pieno della sua adolescenza è stata colpita prima nel fisico e poi nell’animo, vedendosi portare via tutte le sue meritevoli ambizioni artistiche, i sogni e le speranze riposti in un futuro oramai spezzato; lui, al pari di lei, ha un passato segnato da tragici eventi che lo hanno segnato nell’intimo più profondo, allontanandolo da ogni nuova probabile fonte d’amore che il destino porrà sulla sua strada.

Nastya per proteggersi e per trovare mille risposte a domande infinite si nasconde nel silenzio, adottando un atteggiamento ostile verso tutti. Per non parlare del suo modo di vestire che molto spesso, e del tutto volontariamente, la farà apparire come una poco di buono; Josh si consola su qualcosa di più materiale come il lavoro manuale del legno, la falegnameria, unica fonte di estraniazione e di stimolo appagante che sembra essere rimastogli. Vittime innocenti che spesso sembrano godere nel crogiolarsi nelle loro vicissitudini anche ironizzandoci sopra. E se guardiamo bene, scavando a fondo nella trama, riusciremo a trovare una nota di insana pazzia maniacale (vedi le pareti della stanza di Nastya/Emilia o se preferite Raggio di Sole, fate voi).

“Vivo in un mondo senza magia né miracoli. Un posto dove non ci sono chiromanti o prestigiatori, angeli o ragazzi dotati di superpoteri pronti a salvarti. Un posto dove le persone muoiono e la musica si è spenta e le cose fanno schifo. Mi sento così schiacciata dal peso della realtà che ogni tanto mi domando come riesca ancora a sollevare i piedi per camminare.”

Domande, risposte, ammiccamenti, alzate di spalle. Caratteri tipici che ritroveremo frequentemente in entrambi i personaggi i quali, seppur diversi sotto molti aspetti, in altri avranno tanto in comune. Introversi, taciturni, selettivi. E senza rendersene conto, pian piano, uno diventerà l’ancora di salvataggio dell’altro.

«Non sapevo quale volessi, perciò li ho presi tutti.» Non sta mentendo. Osservo il gelato, e sono quasi certa che gli unici gusti che mancano siano quelli che non hanno ancora inventato. Josh si siede di fronte a me e appoggia i gomiti sul tavolo, tentando inutilmente di trattenere il suo solito sorrisetto. Non ho una penna e parlare qui è fuori discussione, perciò recupero il cellulare dalla borsa e invio un sms al ragazzo seduto di fronte a me. Un attimo dopo il suo telefono fa uno squillo e lui lo tira fuori per leggere il messaggio di tre parole che gli ho mandato: «E il tuo?» E allora fa un gesto che sconvolge persino me. Josh Bennett, re degli stoici meditabondi, ride. Josh Bennett ride, ed è uno dei suoni più naturali, sinceri e melodiosi che io abbia mai sentito. So che Kara Matthews ci sta guardando e la gente avrà di che sparlare domani. Ma in questo momento non me ne può fregare di meno. Josh Bennett ride e, per un attimo, tutto va a meraviglia nel mondo.

Un romanzo introspettivo che si basa al 100% sul dialogo dei suoi protagonisti, alternandosi ora dalla voce e dai pensieri di lei a quelli di lui. Uno stile unico, semplice e complicato insieme, ma parimenti brillante e intenso, selettivo e dettagliato. A completare e ad arricchire la ‘quadratura del cerchio’ ci penseranno gli altri personaggi della trama, come ad esempio: Drew, amico di entrambi, frizzante, sfacciato, il classico superfighetto ben voluto da tutti, ma che nasconde in sé un animo gentile e fragile, che cerca di riscattarsi verso chi in passato ha ferito profondamente nel cuore, seppur non volendo; la signora Leighton, madre di Drew, la quale si dimostra essere una donna astuta, furba come una volpe e dall’ottimo intuito. Guai a contraddirla.

Ecco basta così. Spero che questo mio quadro personale vi abbia reso chiaro la complessità e la profondità del testo. Certo, ai più scettici potrà apparire alquanto deprimente o patetico, ma credetemi quando vi dico che la sua bellezza sta proprio in questo. È come fare un tuffo in acque scure e profonde per poi tornare a galla, alla luce, tirando un rinvigorente respiro di sollievo. Buona lettura a tutti!

KATJA MILLAY è cresciuta in Florida e ha studiato cinema e televisione alla School of the Arts della New York University. Ha lavorato come produttrice televisiva e ha insegnato sceneggiatura e storia del cinema. Il tuo meraviglioso silenzio è il suo primo libro. 


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