Il valore della vita rurale nel nuovo libro di Alfonso Pascale.

Creato il 20 gennaio 2014 da Makinsud

Montemitro, Molise. La sala del “Caffè Letterario” ha ospitato la presentazione del libro “Radici e Gemme”, di Alfonso Pascale. Il testo racconta, in una visione globale e sincera, lo sviluppo sociale ed economico dell’Italia nel corso degli ultimi due secoli; in questo racconto, tuttavia, gli aspetti
sociali, economici, culturali e, soprattutto, politici si intrecciano e si rapportano, irrimediabilmente, alla “società contadina” del Sud dell’Italia. Tale società è vista dall’autore come un’importante eredità dell’intero genere umano, il quale deve impegnarsi a recuperare i suoi messaggi, i suoi
aspetti civili e, in particolare, i suoi valori.
Sono intervenuti, nel corso della presentazione, anche alcuni esponenti importanti dell’Università degli Studi del Molise, come Stefano Panunzi e Rossano Pazzagli, evidenziando, ciascuno a suo modo, l’importanza del recupero dei valori rurali e della vita contadina nel contesto sociale ed economico contemporaneo. Il messaggio dell’autore, dunque, è chiaro, forte, deciso:

Per veder germogliare sono necessarie delle salde radici.

Un messaggio che esalta e, nello stesso tempo, fa riflettere non solo la regione Molise, ma l’intero meridione, vero depositario, e reale custode, di questi importantissimi valori che, anche nel nostro tempo, trattengono, sempre vivo e attuale, il loro potere educativo, economico e sociale. L’idealizzazione della civiltà contadina meridionale, forse, non è mai stata così chiara e così ricca di significati edificanti. La vita rurale, spesso derisa e abbandonata, è un patrimonio che il meridione ha saputo conservare gelosamente, elevandolo, dove possibile, a strumento di crescita, sia morale che economica. Il testo di Alfonso Pascale, pertanto, è un monito imprescindibilmente acuto rivolto a tutti coloro che credono che la vita rurale abbia perso qualsiasi valore, qualsiasi significato etico, umano, civile; un monito per non dimenticare che la storia, ancora oggi, è magistra vitae, e bisogna necessariamente ammettere che non è un caso che un simile ammonimento arrivi dal meridione, da quelle terre che, anche in tempi moderni, non hanno perso l’amore verso antichi lavori, e che non hanno ancora dimenticato l’importanza di antichi valori.

Dopo la presentazione, come una testimonianza di quel passato contadino, è stata allestita una degustazione di prodotti tipici del territorio, mentre un gruppo musicale locale suonava ritmi del passato e antiche melodie, come una brezza di vento che, dal passato, riporta alla mente gli odori e i sapori di una volta.

A cura di Andrea Bagalini


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