Arrivano alle dodici a dieci gli operai che mangiano a menù fisso. In una decina di minuti trangugiano un primo, un secondo , un contorno ed un dolce. Occupano sempre il tavolone di fronte alle porte della cucina che sono di legno scuro, con due oblò di vetro e che non chiudono mai perfettamente. Gli operai sono tutti tra i trenta e i quaranta , hanno scarpe antiinfortunistiche impolverate, una salopette blu e le facce della gente che lavora per poco più di mille euro al mese. Sembrano sempre di buon umore. A volte passa il loro capetto che ha gli occhiali ed è rasato e non porta la tuta . Potrebbe essere un impiegato, credo un geometra. Oggi Bauscione ha ricevuto una telefonata e si è dimenticato di portargli i dolci, dandosi alla macchia per venti minuti. Uno di loro così è entrato in cucina chiedendo permesso e ha chiesto se potevamo darglielo. Abbiamo sistemato le dieci coppette di creme caramelle su un vassoio di formica che l'uomo ha voluto portare lui stesso. Sa- ci ha detto- abbiamo venti minuti , possiamo mica aspettare quello là, rendendo benissimo quel poco di disprezzo che tutti provano per il ristoratore. E così, invece di fare cinque giri, come bauscione fa, due coppette per volta, l'operaio esce con il vassoio e distribuisce il dessert ai suoi colleghi . Il vassoio è stato una grande conquista dell'umanità. Qualcuno vuole spiegarlo al mio datore di lavoro ?