Una collezione di sontuosi gioielli, il tesoro di San Gennaro, è visibile a Roma in una mostra allestita dal Vaticano. Una serie di oggetti preziosi, offerti come omaggio al santo patrono di Napoli che raramente hanno lasciato il capoluogo campano e sono stati custoditi nelle casseforti della Chiesa, lontani dagli occhi di fedeli e curiosi.
I componenti della collezione, 70 pezzi, sono stati trasportati nella capitale, scortati da un imponente servizio di sicurezza e potranno essere ammirati fino a febbraio.
Migliaia di fedeli si riuniscono, tre volte l’anno, per assistere al miracolo del santo, ovvero la trasformazione del suo sangue da stato solido a liquido che, secondo la tradizione popolare, sarebbe di buon auspicio per la città di Napoli. La credenza popolare non tiene conto di alcuni aspetti “fisici” del processo di liquefazione del sangue che potrebbe essere dettato dal calore delle mani che stringono l’ampolla o una sua semplice agitazione.
Tanto che alcuni napoletani sostengono che il terremoto del 1980 fu causato dalla mancata trasformazione del sangue. Nel 1520 invece, mentre Napoli era vittima di peste, guerra e le eruzioni del Vesuvio, alcuni cittadini si affidarono al santo e si impegnarono a costruire una cappella in cambio della sua protezione.
Il tesoro di San Gennaro è una tra le collezioni di gioielli più preziose del mondo, la cui composizione è iniziata del 1679 con l’omaggio di una collana per adornare il busto che conteneva il teschio del santo.
I gioielli comprendono una croce di diamanti e smeraldi, donata da Napoleone e altri monili arrivati in dono dai sovrani dei regni europei al tempo del Regno di Napoli.
Nella mostra spicca una mitra d’oro tempestata da 3.300 diamanti, rubini e smeraldi, realizzata grazie a donazioni diverse nel corso della storia.
Ecco una serie di immagini che mostrano alcuni dei gioielli in mostra.
Il tesoro di San Gennaro12 foto
Profilo di Pierpaolo Molinari
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