Anche oggi un libro da leggere, anche oggi un libro per crescere.
Non sei quel che hai.
Spesso ci ritroviamo a parlare della differenza fra essere e apparire in famiglia, con colleghi, amici o vicini di casa. Spesso lo facciamo in seguito a notizie o situazioni che ci spingono a voler espreimere la nostra opinione rispetto a questo tema, forse talvolta addirittura quasi come uno sfogo. Il tutto diventa molto più complicato quando dobbiamo spiegarlo ai nostri bambini.
Quante volte i vostri figli sono venuti a casa dicendovi: "mamma dovresti comprarmi il cellulare, in classe lo hanno tutti!" oppure "mamma tutti vogliono stare con Susy (primo nome che mi è venuto in mente) perchè lei ha il videogioco più nuovo!"?
Di certo vi sarà capitato e di certo vi siete trovati nella difficile scelta se accontentarli o meno, nella difficile "prova" di dover spiegare che non siamo quello che abbiamo.
Il dott. Deyer, autore e motivatore di fama internazione, affronta il tema rivolgendosi ai bambini.
Il nostro autore è convinto infatti che l'idea del denaro che si fa un bambino nella sua tenera età sarà quella che, tendenzialmente (aggiungo io per essere più cauti!), lo accompagnerà nel corso della sua vita da adulto.
Cito:
“Ho sempre scritto e insegnato che i pensieri e le idee sul denaro influenzano molti aspetti della nostra vita: gli obiettivi, le relazioni e la felicità in generale. Sviluppare fin da piccoli un rapporto sano con il denaro può essere fondamentale: ecco perché ho voluto scrivere questo libro. Gli argomenti trattati sono corredati da immagini e simboli familiari ai bambini, per aiutarli a costruire un rapporto sereno e positivo con il denaro.”
Wayne W. Dyer
Questo libro può dunque venirci in aiuto e diventare spunto di riflessione insieme ai nostri bambini affinchè maturino il loro sano rapporto con il denaro.
Certo con questo non posso assicurarvi che vostro figlio non vi chiederà più i giochi dell'ultimo grido, o il cellulare ad appena 6 anni... ma quanto meno vi offre la possibilità per spiegare ai vostri figli che non sono le cose che ha a renderlo un bambino speciale, che conta di più essere, e che probabilmente i suoi compagnetti bene presto si stancheranno del videogioco di Susy al quale preferiranno un bambino divertente e simpatico!
Buona lettura...
o forse sarebbe meglio dire Buona Lezione!