il venerdì del libro – quello che le mamme non dicono

Da Leucosia

buon venerdì a tutti!

per questo appuntamento col venerdì del libro di homemademamma  siamo ormai alle letture in tempo d’estate e di vacanze, da gustare a bordo piscina o sotto l’ombrellone tra un tuffo e l’altro… oltre alla vagonata di riviste di moda, o alla settimana enigmistica, c’è sempre il tempo alla sera di prendere in mano un buon libro, come quello di Chiara Cecilia Santamaria: Quello che le mamme non dicono.

sì lo so non si tratta di una novità editoriale….lo lessi tempo fa, e poi lo misi in libreria a decantare.

Wonderland ovvero Chiara Cecilia, ha raccontato con ironia e sarcasmo   il suo diventare mamma, con un coraggio che adesso -soltanto adesso- sono arrivata ad ammirare. all’epoca confessavo la mia invidia nei suoi confronti. e non perchè avesse pubblicato un libro o gestisse un blog di successo. la mia invidia era tutta concentrata sul fatto che lei poteva portare ai giardinetti la sua bambina, come dove e quando le pareva e piaceva….

perchè ci ho messo tutto questo tempo ad apprezzarla per lo stile spigliato e sbarazzino, i toni sapientemente umoristici ? perchè facevo degli stupidi paragoni. sulle nostre rispettive storie di madri.

poi ho capito che sbagliavo.

ogni madre ha una storia a sè, coinvolgente o meno, drammatica, serena, ironica, avvilente.

ma è la nostra storia.

siamo noi a reggerne le fila, siamo noi a renderci protagoniste – forse anche un po’ eroine!

Chiara è una una che ce l’ha fatta, ha saputo raccontarsi. con convinzione, credendo nelle sue capacità. mettendosi in gioco, senza mai prendersi troppo sul serio. vivendo anche di sbagli, di tormenti legati alle poppate notturne, alle notti insonni, crescendo soprattutto insieme alla nuova figura di donna sbocciata con la nascita della piccola Viola.

per cui grazie Chiara, senza saperlo mi hai dato una grossa mano, mi hai reso un punto di vista più lieve e sbarazzino su maternità &Co, quel lato leggero dell’esser madre che spesso si tende a lasciare in un cantuccio senza sole.