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il venerdì del libro- un indovino mi disse di Tiziano Terzani

Da Leucosia

con questo post partecipo al venerdì del libro rubrica di home made mamma.

posso dire con certezza assoluta che con questo romanzo ho fatto finalmente pace con Tiziano Terzani. nel senso: in questo libro ho trovato il suo spirito acuto da giornalista, aperto alle culture di paesi esotici, esploratore di mondi lontani, scrittore alla pari di Erodoto. se nella prima opera che mi capitò di leggere “Un altro giro di giostra” rimasi turbata estremamente turbata di come accettava serenamente la malattia nonostante lottasse per sopravviverla.e quindi la lessi a tappe, dilazionando i capitoli nel tempo, anche cercando di confrontami con le sue scelte.

invece leggere un indovino mi disse è stato un vero spasso: capisci la bravura di uno scrittore nella modestia con cui accenna alla sua professione di giornalista, e a quanto amava tale mestiere al punto di rischiare la vita: mi riferisco a quando racconta nel libro di come scampò a una fucilazione da parte dei Khmer rossi quando superò la frontiera entrando in Cambogia. per raggiungere il posto e vedere con i suoi occhi da cronista il momento storico che quel Paese stava vivendo.

il titolo del libro si riferisce a una profezia formulata a Terzani da parte di un mago orientale che gli predice che nel 1993 non dovrà prendere aerei altrienti sarà coinvolto in un incidente aereo e perderà la vita. Terzani allora decide che per quell’anno non prenderà affatto aerei e si sposterà con ogni altro mezzo di locomozione a disposizione…

e viaggiare così al rallentatore lo fa riavvicinare a quel mondo che lui tanto amava, orientale e prezioso di riti antichi misti a modernità sorprendenti.

tra i capitoli più incalzanti, il racconto del suo lungo viaggio lungo la Transiberiana su treno, da Pechino a Mosca. un viaggio nel viaggio, dove mercanti e uomini di affari si alternano nei vagoni, dove le fermate alle stazioni diventano un bazar e un mercato affannato, dove il mondo e il suo veloce evolversi fanno scoprire allo scrittore nuovi modi di intendere il rapido mutamento dei costumi.

insomma, l’avete capito : è un romanzo che consiglio con enorme piacere!



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