Il venerdì dunque, si tinge di giallo: si parte con Chloe Saint-Laurent, la brillante criminologa di Profiling (ore 21.00) nella 4ª stagione della serie tv che ruota attorno alla professionista impeccabile ma dalla caotica vita privata che cerca di guardare nelle menti degli assassini. A darle il cambio sarà la squadra di CSI: scena del crimine (ore 21.55) che lascia la tradizionale serata del giovedì per debuttare di venerdì sera con l'attesissima 13ª stagione.
Casi simili tra loro, ma con approcci completamente differenti. Se Chloe (Odile Vuillemin) preferisce guardare nella mente di assassini e serial killer per risolvere un delitto, la squadra di CSI, capitanata da D.B. Russell (interpretato da Ted Danson), continua a fare affidamento sulla scienza e sulla deduzione. Due realtà lontane – Profiling è ambientato a Parigi, mentre CSI si svolge a Las Vegas – alle prese con corruzione, delinquenza e pazzia. E mentre i problemi personali in CSI sono considerati d'intralcio per la vita professionale, la giovane criminologa Chloe riesce addirittura a trasformarli in punti di forza per il suo lavoro.
Dalla vita caotica della detective francese agli asettici laboratori tecnologici della polizia scientifica americana. Perché nonostante le procedure e i protocolli da rispettare, non c'è un solo modo di risolvere un caso. Ogni indagine corrisponde a un nuovo mondo da esplorare e poco importa se si preferisce l'analisi della scena del crimine a quella della personalità degli indagati. Tutto può essere scomposto e osservato: che sia un capello o un pensiero non fa alcuna differenza.
Dexter non è altro che un sociopatico con dei traumi infantili di cui ha poca memoria, che sfoga la sua rabbia repressa uccidendo. In qualsiasi contesto questa affermazione porterebbe a provare una forte antipatia, se non di peggio, per il suo personaggio che invece gode di grande benevolenza da parte del pubblico. In fondo Dexter uccide soltanto chi se lo merita davvero ed è questo che, in barba al buon senso, gli ha fatto guadagnare l'affetto di tutti.
Ma togliere una vita, per quanto ignobile possa essere l'individuo in questione, lascia comunque un grande dilemma etico e morale che, dopo sette anni, pesa sempre di più sulla coscienza di chi guarda la serie. Che fare ora che si avvicina l'epilogo delle vicende del serial killer che sembra solo un onesto e mite tecnico della polizia scientifica di Miami? È dura scegliere tra un lieto fine per lui e Debra, la sua sorellastra, e il suo arresto, da cui è stato inaspettatamente salvato nell'episodio che ha chiuso la settima stagione.
L'ottava stagione di Dexter promette di liberarci dall'indecisione e di svelarci il destino di un mostro dal volto d'angelo che pensa di poter trasformare il male in bene. In fin dei conti, come in ogni storia che si rispetti, il mostro è sempre destinato ad andare incontro alla sua fine.