Il denaro solo un mezzo ai nostri fini?
No. Noi siamo termini nella sua logica.
Il denaro è un alieno.
Senza lui, a milioni mangiano rifiuti.
Anche il denaro può morire di fame
ma così moriamo anche noi per lui,
e chi è il servitore allora?
Le sue forme più deboli sono in maschera sul retro:
ritratti a incisione a tinte tenui
di re, gente di successo, donne col berretto frigio,
signori della guerra che han messo sulle carte nuove nazioni -
ma il denaro non s’incontra mai nudo in giro.
Carte di credito, metallo, semplici numeri,
elettronici, in elenchi incolonnati
sono solo sue espressioni,
e noi siamo i genitali del denaro.
Più invisibile è il denaro,
più vasta e veloce la sua azione,
che ci baratta con i centri commerciali,
che ci riscrive come città e stile.
Se fossi re, quanto spesso
uscirei a testa e croce?
Solo una volta ogni due
davvero? Con tutte le mie teste tagliate?
Nei nostri sogni di veglia il denaro è sempre il protagonista,
ma nei nostri sogni del sonno
è strano e raro.
Come ha fatto il denaro a conquistare vita
lontano da poesia, ideologia, religione?
Non ha voluto le nostre anime.