Autore: Amy Lane (Traduttore: Emanuela Cardarelli)
Edito da: Dreamspinner Press (Collana: M/M/M or More)
Prezzo: 5.23 € – ebook
Genere: Romanzo M/M, Adult
Pagine: 315 p.
Voto:
Trama: Con un atto di eroismo e sacrificio, la sorella di Anderson Rawn lo salva dalla distruzione della loro piccola colonia mineraria, ma le sue azioni condannano il tredicenne a dieci anni di solitudine nell’iperspazio, nel viaggio alla ricerca di una nuova casa. Usando l’elettronica e la disperazione, Anderson si costruisce una famiglia per tenergli compagnia, ma la famiglia non sempre è una benedizione. Quando finalmente Anderson arriva, C.J. Poulson lo accoglie con curiosità e stupore, perché chiunque sopravviva a un inferno e reinventi la scienza olografica è una leggenda e merita il rispetto di C.J. Ma più questi indaga su come Anderson sia sopravvissuto negli ultimi dieci anni, più si sente attratto da una fantasia davvero pericolosa, una fantasia che può offrire la chiave della salvezza di Anderson e della sua distruzione. Nonostante le sue migliori intenzioni, C.J. non può resistere alla seduzione di Anderson. La loro attrazione rischia di distruggerli entrambi, perché il cuore di un uomo che riesce a sopravvivere alla distruzione del suo popolo e a rimanere consapevole di sé è il cuore di un vero uomo, e non potrà essere rinnegato.
Ero molto restia a leggere questo libro. Dalla trama si capisce che l’evento cardine della storia è il disturbo mentale di Anderson, uno dei protagonisti. Questo mi ha spiazzato. Parlare di malattia mentale, in un romanzo, non è semplice. È sicuramente un tema di forte impatto e non ero sicura di apprezzarlo. Se la questione fosse stata trattata in maniera superficiale, ne sarei rimasta delusa. Nello stesso tempo approfondire quest’argomento renderebbe il libro troppo pesante.
Poi ho pensato che la scrittrice è la Lane e le sue storie mi piacciono… Il libro è di fantascienza, per cui qualche scappatoia ci sarà… Ero veramente indecisa.
Alla fine, ho voluto dare una possibilità al libro. Ero curiosa di vedere come la scrittrice si fosse destreggiata nel raccontarci questa storia. La Lane sa dare spessore ai suoi personaggi, i suoi intrecci psicologici sono il punto forte del racconto. Riesce a far sentire veri i suoi protagonisti. È vero che le sue storie sono prettamente d’evasione, ma non per questo sono leggere. Sono profonde e ti lasciano sempre qualcosa, ogni suo racconto sa toccare corde sensibili nel cuore di ognuno.
Il libro narra la storia di Anderson, un ragazzo dodicenne che, per l’improvvisa scomparsa del suo pianeta natio, si trova come unico superstite su di una navetta di salvataggio. Il pianeta più vicino dista dieci anni luce. E in tutto questo tempo non potrà avere nessun contatto interpersonale, sarà da solo con se stesso.
Per fortuna l’astronave ha il pilota automatico. Questo lascia al ragazzo un’infinità di tempo per pensare a come sopravvivere.
Quando la solitudine si farà pesante, Anderson utilizzerà i mezzi a sua disposizione per avere qualcuno con cui interagire. Dopo un intenso studio, riesce programmare sul ponte olografico degli ologrammi. Nascono così Kate e Bobby. Come conseguenza logica, è creato un intero mondo olografico, una scuola dove studiare, un parco per giocare e così via. I suoi nuovi amici sono autocoscienti, consapevoli di essere programmi, ma con la capacità d’interagire con lui. Anderson passa i primi anni nello spazio. Il viaggio è lungo e, purtroppo, alcuni inconvenienti costringeranno il giovane a prendere delle difficili decisioni. Le quali avranno conseguenze impreviste.
“Anderson?”
“Sì?”
“Perché gridi in silenzio?” Non ci fu risposta e C.J. si rese conto che Anderson gli stava accarezzando una coscia, con fare quasi inconsapevole. Sei reale.
“Perché?” chiese C.J. a bassa voce, temendo che Anderson si addormentasse prima di rispondere.
“Non lo so,” mormorò Anderson. “Chi c’era ad ascoltare?”
C.J. ci viene presentato come una persona solare. Un ingegnere della stazione spaziale di Hermes-Eight e nella sua vita, oltre al lavoro, c’è la ricerca del divertimento fine a se stesso. Per paura di non essere all’altezza delle responsabilità. Decide di giocare d’anticipo, appena si profilano all’orizzonte, le evita.
Quando sulla stazione spaziale in cui vive arriva la notizia che sta attraccando un’astronave proveniente dalla perduta colonia mineraria della nebulosa del Cancro, non si aspetta che questo evento gli cambierà la vita.
Inoltre, per rendere il tutto ancora più forte, sul ragazzo vi sono evidenti tracce di prolungati abusi sessuali, i quali aggravano la delicata situazione del nostro superstite. Insomma, la scrittrice ancora una volta è riuscita nel suo intento di coinvolgere e stupire il lettore.
“C.J., non arrenderti. Ho… ho un mucchio di idioti nella mia testa e non vogliono saperne di stare zitti. Non volevo dirlo a nessuno perché allora sarei stato davvero pazzo e tu non mi avresti voluto. Ma non posso perderti. Tu… tu sei l’amante che non avrei mai potuto programmare. Sei una persona così fantastica che nemmeno le cose che io ho immaginato avrebbero potuto immaginare te. Non posso perderti. So che sei reale. E so che questa non è una ragione sufficiente per te per aspettarmi, ma…”
Gli ologrammi sono una bellissima idea. La scrittrice è riuscita a renderli credibili, non appaiono come comparse, sono veri e propri personaggi con personalità ben definite. Anche la situazione di Anderson ci risulta perfettamente logica, una volta che ci è stata spiegata. Una volta che si comincia il libro è difficile abbandonare le sue pagine. Un racconto veramente appassionante.