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Il vero scudo “giudiziario” di Silvio Berlusconi si chiama Porcellum: con il PDL la legge elettorale non cambierà mai

Creato il 14 maggio 2013 da Antonioriccipv @antonioricci

Roberto Giachetti lancia un ulteriore appello sulla legge elettorale: si torni subito al Mattarellum, cosa che si può fare in 15 giorni.

Il vero scudo “giudiziario” di Silvio Berlusconi si chiama Porcellum: con il PDL la legge elettorale non cambierà mai

Così qualora ci si incagliasse sulle riforme istituzionali o si dovesse ricorrere al voto anticipato avremmo almeno garantito una riduzione del danno.

In realtà il Porcellum è Il vero scudo “giudiziario” di Silvio Berlusconi, come spiegato egregiamente oggi sull’Huffington Post:

“Azzoppare le riforme prima che si faccia il primo passo. E soprattutto impedire che venga cambiata una virgola all’attuale legge elettorale. Il vero scudo “giudiziario” di Silvio Berlusconi si chiama Porcellum. E il piano è già stabilito. Di qui al voto, al massimo di qui a un anno, non va cambiato. È l’unica legge che può consentirgli di tornare a palazzo Chigi, e di resistere da lì a una offensiva giudiziaria che ha trasformato le antiche certezze in puro panico: “Prima le riforme istituzionali e poi la legge elettorale” è l’ordine di scuderia. E cioè mai. Perché nel bunker del Cavaliere già sé deciso che, quando sarà, il governo cadrà sull’economia. Né sulle riforme né sulla giustizia.

Ora che è partito l’assalto finale delle procure, ora che tutte le difese giudiziarie sono cadute, la rinuncia al Porcellum equivale a scavarsi la fossa. Tenerlo equivale a tornare a palazzo Chigi, mentre le procure lo dichiarano ineleggibile. In fondo lo ha spiegato in piazza: fatemi di tutto, ma non mi impedirete mai di prendere milioni di voti. E solo questa legge consente di moltiplicarli in seggi, alterando la rappresentanza reale. È il ragionamento basilare, che accompagna il giorno più lungo, quello in cui parlare di mediazioni è impossibile. Chiuso ad Arcore l’ex premier è appannato dalla rabbia. Una requisitoria come quella pronunciata da Ilda Boccassini, trapela dalla war room, non sui era mai vista: lunga, violenta, ai limiti dell’irreverente, con parole che grondano odio politico. È appunto l’ultimo atto della guerra dei Vent’anni”.

La legge elettorale con il PDL non la cambieremo mai.

Con SEL e il M5S si.

Riflettere prima che Silvio ci rimandi alle urne con questa legge elettorale.



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