Bari - Una sconfitta pesante, una sconfitta figlia di una prestazione deludente che ha messo a nudo tutti i limiti dell'undici di Torrente: è questa l'amara sintesi di Bari-Verona 0-1, gara decisa da una rete di Abbate all'81°.
Sicuramente nel capoluogo pugliese si potrà recriminare sulle tante assenze che hanno pesato sulle scelte del mister ex eugubino, ma ci sono alcuni dati che continuano ad essere incontrovertibili. Innanzitutto il gioco, "apparso" sorprendentemente e a sprazzi in quel di Grosseto è tornato a latitare: tanta imprecisione per i padroni di casa, e l'incapacità di impostare trame degne di nota. Rispetto alle ultime uscite, tra l'altro, non si sono viste nemmeno le "consuete" ripartenze", se non nella primissima fase del match. Un altro fattore che appare evidente è la sterilità offensiva, basti pensare che a fine gara il tabellino segnava un solo tiro in porta dei Galletti verso la porta di Rafael. Sicuramente non mancano volontà e generosità (Marotta ne è l'emblema), ma questa squadra fa una fatica enorme a costruire (e ancor più a finalizzare) azioni da gol. Insomma una serata terribile per il Bari e per Torrente che, cercava continuità alla vigilia del match e invece ha visto riaffiorare i mali cronici della sua formazione che, dal punto di vista dei risultati, si conferma letteralmente imprevedibile. Stride e non poco il confronto con quanto fatto vedere dagli ospiti gialloblu che grazie a questo successo scavalcano i pugliesi accedendo in zona play-off. I veneti sono apparsi squadra quadrata e incisiva e si confermano una delle sorprese positive di questa inizio stagionale.
Tutt'altra considerazione invece per i tifosi veronesi che, pur dimostrando grande attaccamento alla maglia nel seguire in tantissimi la lunga trasferta dei propri beniamini, hanno offerto uno spettacolo poco edificante in una determinata situazione: i cori durante il minuto di silenzio in memoria delle vittime dell'alluvione di Genova sono stati una pessima copertina per una gara di calcio.
Per i pugliesi ora la strada è in salita visto che ora Borghese e compagni sono attesi da un tris di partite di fuoco: prima la trasferta di Torino, poi la gara casalinga contro la Samp e poi nuovamente lontano da casa con l'Ascoli. La sensazione è che le prossime giornate saranno la vera prova del nove per questo Bari assolutamente imprevedibile.
A fine gara ecco le dichiarazioni del bomber Caputo che ha spiegato che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto: "Non credo che avremmo meritato la sconfitta, in generale penso che sia stata la migliore partita disputata dal Bari al San Nicola. Nel primo tempo abbiamo creato svariate occasioni, siamo stati uniti nei reparti, ed abbiamo giocato palla a terra come ci richiede il mister. Nella ripresa c’è stato invece un calo psicologico e forse fisico. Siamo molto amareggiati per questa sconfitta, adesso però dobbiamo pensare alla prossima gara che non sarà affatto facile visto che andremo ad affrontare il Torino. Andremo lì per giocarcela fino alla fine". Contro il Verona l'attaccante di Altamura ha giocato da Capitano dei Galletti: "E' stata davvero una bella emozione. Purtroppo è una gioia strozzata visto che non è arrivata la vittoria".
Intanto mentre si rincorrono le voci sulla trattativa tra il club biancorosso e la Meleam per la cessione della società, il Presidente della Lega Serie B Abodi presente in tribuna al San Nicola (al fianco di Antonio Matarrese) ha dichiarato ai microfoni della stampa locale: "Bari per la serie B è un privilegio, la Lega ne terrà conto nella distribuzione delle risorse in vista delle prossime scadenze". A tal proposito il numero uno della serie cadetta, come riportato da "La Gazzetta dello Sport" ha spiegato che sicuramente la dirigenza Matarrese non lascerà i biancorossi nel corso della stagione in una condizione di disagio.
Marco Beltrami