Guardiamo fuori dai finestrini.
Catturare le immagini tutte.
Sempre.
Ed aggrapparci ad ogni emozione.
Per non perderci.
Per non smettere di sentirci vivi.
Tuttavia.
Per quanto noi siamo mondo
il mondo è lontanissimo da noi.
Figli di nessun dio.
Né benevolo.
Né miserabile.
Eppure. Tu.
Hai il potere dell’intuizione e della sensibilità.
Ecco perché sei Poeta.
Sacerdote della lingua.
Padre Angelo di te stesso.
Nobile e autorevole.
Convogli nell’animo irrequieto,
naturalezza,
leggerezza,
gentilezza,
onestà.
Questo è l’essere tuo umano
mentre le immense ali ti conducono ovunque.
E che in questo ovunque il mio pensarti ti sia caro
vicino e dolce
come due palmi che si stringono.
L.L.