Il Vico Tre Re a Toledo. Tra storia e letteratura

Creato il 05 febbraio 2015 da Vesuviolive

Vico Tre re a Toledo

Passeggiando per Napoli non è difficile imbattersi in strade, vicoli e piazze con nomi particolari e curiosi. Ogni parola nasconde spesso una storia che raramente si conosce o che difficilmente si può immaginare. Nella nostra città la maggior parte di queste strade si trovano nei Quartieri Spagnoli o nel centro storico.

Se chiedete ai napoletani a cosa pensano se pronunciate la parola Toledo, in pochi citeranno il viceré Pedro Alvarez, ma tutti penseranno alla via a cui ha dato il nome: via Toledo. Di sicuro a qualcuno verrà in mente Vico Tre Re a Toledo. Probabilmente questa stradina, localizzata nei Quartieri Spagnoli, può essere conosciuta perché porta alla celebre trattoria “Da Nennella”, perché collega via Toledo con la parte centrale di Montecalvario o ancora perché accoglie la Chiesa di Santa Maria Francesca, protettrice dei quartieri, conosciuta per le celebre sedia delle fertilità a cui si rivolgono tutte le donne che sognano di diventare madri.

Ma qual è la storia che si cela dietro il Vico Tre Re a Toledo? Questa stradina trae il nome da un albergo, fondato nel Cinquecento, dedicato ai tre Re, cioè ai tre Re Magi. Addirittura a citare questa strada, in uno dei suoi diari, è il grande scrittore tedesco Goethe:

Johann Wolfgang Goethe

Il Vico dei Tre Re a Toledo tolse il nome dell’albergo dei Tre Re, uno dei migliori sulla fine del Seicento, nel quale prese alloggio (come ricordo di aver detto ieri nei Giornali del Conforto) il duca di Mantova, quando venne a Napoli nel 1686.

Secondo l’autore de “I dolori del giovane Werther” si usava dare questo nome a diversi alberghi in ogni parte d’Europa. Goethe fa l’esempio di una piccola pensione di Basilea, non lontano dal ponte del Reno, che si chiamava “Zu den drei K’’nige” (Ai Tre Re) proprio perché dava su una nicchia in cui erano tenute le statue dei re Magi, simbolo per eccellenza dei viaggiatori.

A Napoli questa strada non era l’unica a chiamarsi così. Esisteva, infatti, anche Vico Tre Re a San Tommaso, situato nella zona di piazza Carità. Questa strada è stata poi dedicata al magistrato, giurista e politico napoletano, Giuseppe Vacca, fino a poi essere cancellata definitivamente dai lavori di costruzione del moderno rione Carità.

Ma poiché Napoli non è una città misogina ed è per la parità dei sessi, da Vico Tre Re a Toledo si può accedere al Vico Tre Regine.

Fonti: Arturo Berisio, “Napoli nobilissima” Vol. 2, L’arte tipografica, Napoli, 1969


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