Il volatile che seduce con la fisica

Creato il 19 dicembre 2010 da Stukhtra

Sfrutta i diversi indici di rifrazione nelle piume

di Silvia Fracchia

Fisica e seduzione sanno bene insieme come i cavoli a merenda? Vallo a dire agli uccelli del paradiso della Nuova Guinea.

La Natura, si sa, non smette mai di stupirci. Stavolta lo fa con un astuto trucchetto ottico, che permette a un particolare esemplare di volatile della famiglia delle ParadiseidaeParotia lawesii, di esercitare un fascino magnetico sulle femmine della sua stessa specie durante il corteggiamento. Ce lo raccontano Doekele Stavenga, dell’Università di Gröningen, in Olanda, e alcuni suoi collaboratori in un lavoro appena pubblicato sui “Proceedings of the Royal Society B”.

Parotia lawesii è uno splendido uccello dell’Oceania ricoperto da un piumaggio nero e vellutato, con sei lunghe penne filiformi sulla testa e una magnifica pettorina iridescente, di cui il nostro volatile si serve quando vuole fare stragi di cuori: la pettorina è infatti visibile solo durante le sue danze di corteggiamento. Stavenga e il suo gruppo hanno condotto uno studio accurato sull’incredibile varietà di colori che sono in grado di assumere queste piume pettorali, a seconda dell’angolazione dalla quale vengono osservate. Questo fenomeno è in parte spiegabile con l’iridescenza delle piume, ma non solo.

Bella pettorina! (Cortesia: R. Bowdler Sharpe)

Per chi non avesse grandi conoscenze ornitologiche, diamo anzitutto un’occhiata alla struttura di una piuma. Essa è costituita da un asse centrale (rachide) da cui si dipartono tanti filamenti (barbe) che si uniscono tra loro a forma di vessillo. Le barbe ramificano in ulteriori filamenti più sottili: le barbule.

L’iridescenza delle piume pettorali del nostro uccello del paradiso è dovuta proprio alla composizione delle barbule, costituite da una matrice di cheratina al cui interno sono presenti piccole strutture di melanina. Poiché i due costituenti hanno indici di rifrazione diversi, accade che la luce, nel passaggio attraverso le barbule, venga riflessa in prossimità delle loro superfici di separazione. La luce riflessa è poi diffusa e questo fa sì che i colori portati dai pigmenti presenti nella piuma siano percepiti in modo più intenso e brillante.

Capito il trucco? (Cortesia: J. Marshall/Royal Society B)

Parotia lawesii, però, si avvale di un ulteriore stratagemma. Le sue piume pettorali non soltanto sono iridescenti, ma possiedono una peculiare caratteristica: la loro forma è simile a quella di un boomerang. E allora è come se ogni barbula equivalesse a tre specchi colorati, uno giallo-arancione sul piano della piuma e gli altri due bluastri, posti simmetricamente con un’inclinazione di 30 gradi. Sono quindi possibili dei cambiamenti improvvisi e rapidissimi di colore, dal giallo al blu al nero: uno straordinario effetto cromatico che può essere osservato nella danza di corteggiamento di quest’elegante volatile. Uno spettacolo riservato a quei fortunati che si trovino a passare dalla Nuova Guinea. L’Isola degli Uccelli del Paradiso, appunto.