"Interpretare l'Aquila del Carnevale mi lusinga molto, perché è il volo che simboleggia la forza e il coraggio. Comunque a Venezia vengo ogni anno per la Biennale che adoro!", aggiunge Giusy Versace che dal 2011 è presidente della "Disabili no limits" onlus. "Il messaggio che vorrei dare ai ragazzi è quello di avere coraggio e andare oltre i propri limiti per guadagnare sicurezza e forza. Trovare anche nella disabilità stimolo per andare avanti e non viverla come attitudine negativa ma al contrario cercando di darle un senso. Avrò anche perso le gambe ma che almeno ne sia valsa la pena."
"Sono emozionata e curiosa di vivere questa esperienza che mi porterà dalla pista di atletica alla discesa dal campanile di San Marco. E dovrò tenermi strette le gambe, non sia mai che durante il volo ne perda una chissà dove!", scherza la calabrese Giusy Versace che nel 2005 durante una trasferta di lavoro perse entrambe le gambe in un terribile incidente automobilistico. Un evento che rimise tutto in gioco, obbligandola a cambiar vita. Dopo più di un anno e mezzo di duri allenamenti Giusy torna a camminare e dal 2010, grazie a delle protesi di carbonio, inizia la sua avventura come sportiva paralimpica diventando la prima atleta italiana della storia a correre con amputazione bilaterale (categoria T43). In 4 anni Giusy ha collezionato ben 9 titoli italiani, un record europeo nel 2012 e diversi record nazionali sui 60, 100 e 200 metri. E non dimentichiamo che Giusi a vinto Ballando con le stelle il progamma andato in onda sulla Rai.
"Il Volo dell'Aquila", spiega Davide Rampello direttore artistico del Carnevale "simboleggia forza, coraggio e rinascita, sentimenti forti che non sempre vengono espressi nel modo giusto. Giusy Versace ha invece il merito di interpretarli nel modo più autentico ovvero mostrando, nell'affrontare le sfide della vita, un coraggio che esprime adesione alla vita. Alla determinazione e alla grinta Giusy unisce una straordinaria e contagiosa voglia di vivere".