Il volo delle gru verso le esperidi – di Elisabetta Polatti

Creato il 02 ottobre 2012 da Philomela997 @Philomela997

Recensione di Eleonora Luino

Rubrica autori emergenti

Oscillare, come un pendolo che conta in tre,
passando per il centro che è il momento di maggiore equilibrio,
rappresenta il nostro quotidiano camminare.

[di  Alessandro Bertinotti]

IL LIBRO

Il volo delle gru verso le esperidi è una raccolta di poesie e prosa in cui l’autrice, Elisabetta Polatti, si racconta con parole semplici esprimendo tutto ciò che di più nascosto risiede nel suo cuore. Attraverso un lessico ricco e una sinfonia di  eventi, il lettore si immerge in una fauna e in una flora  che si intrecciano con il mondo femminile tragico, doloroso ma infine sereno. Leggendo sia le poesie che i racconti non ci si limita in realtà a “leggere” ma  vista, udito e gusto si attivano per farci percepire un mondo fatto di immagini, colori, odori e silenzio, buio e luce. Le parole si immergono nella natura e si legano ad essa per esprimere una donna, la sua sensibilità e la sua capacità di accogliere il dolore.

L’autrice con   parole armoniose ed eleganti ci offre una sua testimonianza di  nuove sensazioni e di nuove immagini del vissuto femminile.

L’AUTRICE

Elisabetta Polatti è nata a Sondrio nel marzo del 1955 e attualmente vive in Aprica dove insegna lettere, da quasi trent’anni, nella scuola media. Fin da ragazza ha sempre coltivato e amato l’espressività in tutte le sue forme, prediligendo in gioventù l’esperienza pittorica e plastica.

L’INTERVISTA

- Cosa è stato a scatenare l’ispirazione per scrivere il tuo libro?

Il motivo scatenante il mio bisogno di raccontarmi è stato una rottura, una crisi del mio equilibrio familiare. La crisi è un momento comune nella vita di molte persone ma non tutti sanno affrontarla traendo dal negativo, dalla sofferenza, dal vuoto delle certezze che improvvisamente ci assale quando ci si ritrova da soli, quando la comoda se pur soffocante ruotine viene a mancare,
l’occasione più straordinaria che ti poteva capitare. La crisi non avviene mai a caso e non porta a nulla trovare un colpevole su cui riversare il proprio rancore e le proprie frustrazioni. Dalla crisi bisogna uscire facendo appello a tutte le nostre energie. Non serve commiserarsi, molto meglio affrontarsi con la forza della verità nuda e cruda e buttare a mare il vestito logoro che indossavamo. Il ritrovarsi da soli diventa l’occasione speciale per fare pulizia e ordine; il solo modo per ritrovarsi e ricostruire ciò che si era perso o non si era mai incontrato, dimensioni di te e della vita su cui avevi, per troppa fretta o tropi impegni, sorvolato o accantonato. Occorrono forza e fiducia in sé per superare una crisi ma soprattutto occorre aprire il cuore a se stessi, dialogare con lui e scoprire da questa dimensione interiore l’importanza del comunicare. Aprendosi a se stessi automaticamente si entra in relazione profonda anche con gli altri, la natura, gli animali, gli oggetti che ci circondano e i piccoli atti quotidiani assumono un significato nuovo, diventano occasione di incontro, ti caricano di energia positiva e ti senti parte di una realtà viva che va ben oltre l’apparenza delle relazioni utili e false che spesso ci circondano e ci chiudono dentro una gabbia di insensibilità, di noia e di egocentrismo futile e per nulla appagante.

La ricerca del senso della vita, la voglia di essere viva, nonostante tutto e tutti, la decisione di chiudere con la routine che uccide attimo dopo attimo, mi ha proiettato quindi in una inaspettata dimensione interiore, che è diventato il mio luogo privilegiato per comunicare con il mondo. Dentro la stanza del mio sé ho aperto due finestre dirimpettaie: una su di me l’altra sui miei potenziali amici e lettori e cosi è iniziato il mio viaggio a ritroso nel tempo della memoria, luogo magico dove si riannodano i tanti fili della vita e dove tessendo la trama sul telaio del mondo si scopre che ogni giorno, ogni attimo della vita vissuto con occhi diversi ha un significato straordinario e sprigiona un’energia tale da portare chi lo vive su un cammino nuovo, autentico e vitale.

- Che cosa ti ha fatto trovare la determinazione per portarlo a termine?

Scrivere è fonte di grande energia e gioia. Ogni pagina scritta è una scoperta di te e degli altri, delle luci e delle ombre che alimentano l’anima dell’uomo. Il riscontro degli amici su facebook e anche fuori è stato come un boomerang, un’onda energetica che ha alimentato la mia tensione. Si dice che più si dà più si riceve, e io confermo questa straordinaria dinamica. Il fatto che i miei lettori
trovassero nelle mie poesie e nei miei brevi racconti una corrispondenza, un sentire comune, un sollievo e una indicazione per un loro cammino mi caricava, mi carica ancora e mi sostiene in questo mio slancio creativo. La scrittura è il dono di attimi d’eterno, è immersione-emersione, salita-caduta, volo ed ebbrezza, silenzio e quiete, è la risposta prima della domanda; lei ripaga da sé chi scrive e chi legge, ricarica come un magnete perché è una scintilla che promana dallo spirito: misteriosa e potente, una volta accesa infiamma i cuori di amore e ricerca.

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AUTORE: Elisabetta Polatti

TITOLOIl volo delle gru verso le esperidi

EDITORE: A&B Editrice

EDITORE: A & B  in vendita on line su richiesta, presso molti punti vendita .

PREZZO: 12 euro

ISBN: 978-88-7728-309-2

PAGINE: 142

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