Terremoto, paura, panico. L’Italia è scossa terribilmente dalle scosse emiliane. Forse ci sarebbe una nuova faglia nell’Appennino. Qualcuno però teorizza persino vi sia qualche macchina particolare che crei i terremoti. Chissà!
Intanto torna alla ribalta il caso del vulcano Marsili, un vulcano sottomarino situato nel Tirreno meridionale e appartenente all’arco insulare Eoliano. Il vulcano Marsili è posto a circa 140 km a nord della Sicilia e circa 150 km a ovest della Calabria ed è il più esteso vulcano d’Europa. Generalmente l’esistenza del vulcano Marsili è nota solo a liceali ed universitari ed ovviamente a studiosi ed esperti. Oggi più che mai il web imperversa con il risveglio del vulcano Marsili! Ma è vero.
Gli scienziati dicono che il risveglio del vulcano Marsili potrebbe essere potenzialmente pericoloso, perché potrebbe innescare un maremoto che interesserebbe le coste tirreniche meridionali.
Nome curioso, quello del vulcano Marsili, dovuto al suo scopritore, Luigi Ferdinando Marsili, noto ai più solo dal 2005 quando lo si è iniziato a studiare grazie ai progetti strategici del CNR attraverso un delicato sistema multibeam, ovvero un sonar multifascio che irradia il fondo marino con onde acustiche perpendicolari alla rotta della nave permettendo così di rilevare una fascia di fondale di larghezza circa 4 volte la profondità dell’acqua, e con reti integrate di monitoraggio per osservazioni oceaniche.
Marsili dovrebbe avere oltre 70 km di lunghezza, 30 km di larghezza (pari a 2100 chilometri quadrati di superficie) ed è alto circa 3000 metri.
Se c’è chi ha paura del Marsili, c’è chi investe nel Marsili: infatti esiste un ambizioso progetto per sfruttare l’energia che si sviluppa dal vulcano. Il progetto è di una società marchigiana specializzata in ingegneria naturalistica, nel settore delle opere civili e delle infrastrutture, la Eurobuilding di Servigliano (Fermo) e si chiama ’Marsili Project’.
Sebbene oggi sia tornata alla ribalta l’ipotetica eruzione del Marsili, il vulcano erutta di continuo da anni, senza di certo aver causato la fine del mondo. Esiste infatti una profezia sulla fine del mondo del maggio 2011, prevista da un gruppo di parascienziati che imputavano la causa dell’apocalisse all’eruzione del vulcano sottomarino Marsili.