Il vuoto

Da Crenabog

Dimmi, Fratello,
di quando ti senti solo,
di quando ti senti azzoppato,
di quando ti manca quella parte profonda di te.
Parlami del vuoto che avverti nel cuore
quando non ci stai seduto sopra,
quando scruti dalla finestra lo spazio che nulla riempie,
quando non ce l'hai accanto.
Perché non importa che stia ricoverata da un meccanico
o si stia facendo bella da un pittore,
è pur sempre lontana.
Quelli sono i momenti in cui guardiamo la strada con occhi sperduti,
qualsiasi impegno la vita ci stia mettendo sulle spalle,
qualsiasi pensiero occupi la nostra mente...
è l'aria che ci manca,
è quel vago tremito che prende i polsi,
quando lei non c'è.
Chi può capirci, Fratello?
Piccola, grande, vecchia, fiammante,
tenuta insieme dalla ruggine
o dalle cromature,
quella parte profonda del nostro spirito
è lontana.
Se lo spezzi a metà, muore il centauro.
Aspettiamola insieme, Fratello,
e alziamo un boccale di birra
brindando al suo ritorno.