Il web e i giornalisti prendono le difese di Mariano Sabatini

Creato il 08 luglio 2011 da Vivianamusumeciblog @VivianaMusumeci

La storia è ormai nota. Il giornalista e critico televisivo Mariano Sabatini nell’esercizio delle sue funzioni sul sito di Tiscali dove ha una rubrica di critica televisiva, ha definito Salvo Sottile un telebecchino. Il motivo? Secondo Sabatini la trasmissione 4 grado – trasmessa da Rete 4 – è il classico format che sguazza nel dolore umano di chi ha perso dei familiari per mano di altri – vedi il caso di Sarah Scazzi – e, sempre dalla critica di Sabatini si evince che  Salvo Sottile sia una sorta di cerimoniere che in questo dolore sguazza molto bene. Una critica, per l’appunto. Sottile però si è convinto che l’appellativo di telebecchino – ossia di colui che si aggira per cimiteri tra cadaveri nella versione, però, quarto potere – sia un’offesa e un insulto pertanto ha querelato Sabatini chiedendogli un milione di euro. Chi fa televisione – e in generale i personaggi pubblici che dal proprio essere visibili traggono, oltre al denaro, anche benefici e privilegi  non accessibili ai comuni mortali – dimentica a  volte che se ci si espone, tanto più pubblicamente, si può essere soggetti a critiche. In particolare, in questo caso, la critica non è rivolta alla persona, ma al personaggio e ai valori che incarna andando in video in un format simile. Non solo: chi fa il giornalista sa di essere potenzialmente a rischio qualsiasi cosa scriva. Chiunque infatti può rilasciare delle dichiarazioni e negare di averle fatte querelando il cronista. Pertanto, la responsabilità, nella maggior parte dei casi,  è più che adottata dai giornalisti quando scrivono. Le querele, spesso, non arrivano in tribunale e, tra l’altro, non è nemmeno detto che il querelante vinca. La querela è un’arma odiosa spesso usata dai potenti e da chi ha la coda di paglia per minacciare e fare tacere coloro i quali hanno deciso di non tacere per professione. Il fatto che sia un giornalista il querelante rende il gesto ancor più brutto. Ma internet è democratica, pertanto già molti giornalisti e intellettuali, sulla pagina di Facebook di Sabatini hanno manifestato solidarietà al critico tv per l’ingiustizia subita: Camillo Langone, Camilla Baresani, Gabriella Sassone, Paolo Bianchi  e persino, anche se indirettamente Vittorio Zincone che in una sua intervista sulle pagine di Sette, come ultima domanda alla moglie di Sottile, Sara Varetto nuovo direttore di SkyTg ha chiesto all’anchorwoman se non ritenesse un po’ eccessiva la richiesta del marito.

http://notizie.tiscali.it/articoli/collaboratori/marianosabatini/11/2/quarto-grado.html


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