Peter Cameron è un autore americano e questo è il suo secondo romanzo, pubblicato negli Stati Uniti nel 1994... quasi vent'anni fa. Ora arriva in Italia, grazie ad ADELPHI, e leggendolo possiamo ammirare la maestria di Cameron nel raccontare piccole storie di uomini e donne che ci rassomigliano più di quanto vorremmo. La sua arte tocca le vette massime quando scrive i dialoghi; sono così perfetti, credibili, musicali... che ti sembra di ascoltare degli sconosciuti chiacchierare nello scompartimento di un treno. Mi è capitato diverse volte questo effetto straniante: l'impressione di spiare qualcuno... travalicando la mia funzione di lettore. Sensi di colpa compresi per la mia incapacità di allontanare l'orecchio da quel fiume di parole rubate con l'inganno.Il libro, come dice il titolo essenziale e senza fronzoli, racconta un weekend in una casa di campagna dove Marian e John, con il loro figlioletto con strani problemi di percezione della realtà, ospitano Lyle, l'ex compagno del defunto Tony (fratello di John) e il suo nuovo amante, Robert, un pittore conosciuto solo un mese prima. La scusa è l'anniversario della morte di Tony. Appena arrivati, tutto sembra filare liscio, poi, lentamente, la facciata inizia a perdere pezzi di intonaco e le crepe del ricordo e del dolore vengono alla luce.Nel libro si alternano capitoli dove Tony è morto e capitoli dove Tony è vivo: parla, mangia, ama, nuota nel fiume, fa l'amore con Lyle. Le due parti, il prima e il dopo, si alternano in un procedere fluido e avvolgente... la morte è solo un passaggio... ma spesso, i ricordi, vivono più splendenti dell'erba tagliata di fresco per accogliere i semi di una nuova vita, di un nuovo inizio. Odore di terra umida e di parole non dette. E' un libro forte, intenso, malinconico, tagliente... un piccolo "film"... mi ha ricordato "Settembre" di Woody Allen e "Il grande freddo"... dove degli amici si riuniscono nella casa di uno di loro per il funerale di un amico.Consigliato agli aspiranti scrittori che vogliono imparare a scrivere dei dialoghi perfetti e ai lettori che amano le storie sfumate... con molti chiaroscuri. Per me... una delle letture più coinvolgenti degli ultimi mesi.
Peter Cameron è un autore americano e questo è il suo secondo romanzo, pubblicato negli Stati Uniti nel 1994... quasi vent'anni fa. Ora arriva in Italia, grazie ad ADELPHI, e leggendolo possiamo ammirare la maestria di Cameron nel raccontare piccole storie di uomini e donne che ci rassomigliano più di quanto vorremmo. La sua arte tocca le vette massime quando scrive i dialoghi; sono così perfetti, credibili, musicali... che ti sembra di ascoltare degli sconosciuti chiacchierare nello scompartimento di un treno. Mi è capitato diverse volte questo effetto straniante: l'impressione di spiare qualcuno... travalicando la mia funzione di lettore. Sensi di colpa compresi per la mia incapacità di allontanare l'orecchio da quel fiume di parole rubate con l'inganno.Il libro, come dice il titolo essenziale e senza fronzoli, racconta un weekend in una casa di campagna dove Marian e John, con il loro figlioletto con strani problemi di percezione della realtà, ospitano Lyle, l'ex compagno del defunto Tony (fratello di John) e il suo nuovo amante, Robert, un pittore conosciuto solo un mese prima. La scusa è l'anniversario della morte di Tony. Appena arrivati, tutto sembra filare liscio, poi, lentamente, la facciata inizia a perdere pezzi di intonaco e le crepe del ricordo e del dolore vengono alla luce.Nel libro si alternano capitoli dove Tony è morto e capitoli dove Tony è vivo: parla, mangia, ama, nuota nel fiume, fa l'amore con Lyle. Le due parti, il prima e il dopo, si alternano in un procedere fluido e avvolgente... la morte è solo un passaggio... ma spesso, i ricordi, vivono più splendenti dell'erba tagliata di fresco per accogliere i semi di una nuova vita, di un nuovo inizio. Odore di terra umida e di parole non dette. E' un libro forte, intenso, malinconico, tagliente... un piccolo "film"... mi ha ricordato "Settembre" di Woody Allen e "Il grande freddo"... dove degli amici si riuniscono nella casa di uno di loro per il funerale di un amico.Consigliato agli aspiranti scrittori che vogliono imparare a scrivere dei dialoghi perfetti e ai lettori che amano le storie sfumate... con molti chiaroscuri. Per me... una delle letture più coinvolgenti degli ultimi mesi.
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