Il Zentralfriedhof di Vienna

Creato il 22 maggio 2014 da Giovy

I Musicisti - © 2014 Giovy

Il sottotitolo di questo post che ci porta a Vienna potrebbe essere "prendi un tram e stupisci i tuoi pensieri".
Andare in giro per cimiteri è comune in certe città dove sono sepolti personaggi famosi o dove ci sono storie speciali sulle orme delle quali camminare. Il Zentralfriedhof di Vienna non fa di certo eccezione e, durante il nostro viaggio oltralpe, anche io e Gian abbiamo fatto tappa nel più famoso cimitero d'Austria.
Il Zentralfriedhof è un bel po' fuori il centro di Vienna, così come il Père Lachaise è (era) fuori Parigi. Questi cimiteri risalgono tutti al periodo successivo all'Editto di Saint-Cloud, quella legge promulgata da Napoleone che imponeva lo spostamento dei cimiteri fuori dalle mura cittadine o comunque lontano dalle case. La legge diede vita ad un sacco di polemiche e diatribe e, se ben ricordate, Foscolo ne scrisse un Carme che a molti è andato indigesto ai tempi della scuola: I Sepolcri.
Divagazioni storiche a parte, il Cimitero Centrale di Vienna è un luogo che vi prenderà almeno 3 ore di visita. Fate bene i conti perché qui ad una certa ora chiudono i cancelli e le distanze sono immente. Il cimitero è così grande che dentro ci si può girare in macchina. Spesso si trovano delle indicazioni per orientarsi e su di esse sono scritte le distanze. Ricordo che, ad un momento della nostra visita, eravamo ad 1,8 km dalla porta principale. E non eravamo nemmeno nel mezzo del cimitero.
Quindi, occhio ai tempi!
Arrivare al Zentralfriedhof è facile: il tram nr.6 dalla Westbahnhof vi porta giusti giusti alla porta nr.2, quella principale, dove potrete chiedere al custode una cartina con le zone del cimitero, giusto per orientarvi. In giro troverete inoltre dei pannelli che vi diranno, zona per zona, chi vi è sepolto.
Inutile dire che la zona più colma di vecchie e buone celebrity del passato è quella in cui sono sepolti i "Musiker", come indicato nella foto che fa da copertina al post.
Qui, nel giro di pochi metri, potrete salutare Beethoven, Mozart, Brahms. Strauss e molti altri.
Non so a voi, ma a me piace il suono della parola tedesca "Friedhof" perché contiene in sé la radice di Friede, ovvero pace.
Il Zentralfriedhof di Vienna non è uno di quei cimiteri che ricordano fortemente la pesantezza della morte e del distacco ma che, anzi, portano a far pace con un certo tipo di idea di cimitero.
Qui è facile trovare famiglie che passeggiano, senza dare sguardi alle tombe.
Il cimitero è diventato una sorta di parco cittadino.
Vi racconto cosa mi è successo quando l'ho vistato io.
Gian stava fotografando ed io ero ferma in un viale e guardavo in giro: ad un certo punto sono passati davanti a me due caprioli che si divertivano a girare per le tombe. Pochi passi più là sono state le lepri a farsi vedere e a fuggire via velocemente.
Il cimitero è composto da tante zone, nuove e vecchie: io ho apprezzato molto il vecchio cimitero Ebraico, dall'aria trasandata, silente e perduta. Tante tombe sono state inghiottite dalla natura e stanno lì, quasi come testimoni silenziosi della vita che va avanti.
Capisco che girar per cimiteri possa non essere nei piani di viaggio di tutti ma, in tutta sincerità, vi dico che visitare il Zentralfriedhof racconta molta della storia di Vienna. Un po' come se fosse una Spoon River austriaca, provate a girare tra le tombe chiedendovi come fosse la città e la vita ai tempi di chi ora giace qui.

Il vecchio Cimitero Ebraico - © 2014 Giovy


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