ILDV: L'accelerazione "hardware".

Creato il 01 febbraio 2013 da Marte @CPiramidale

Era il ventotto di Frimaio (il giorno del tartufo...) ed il sole splendeva limpido e giocondo nel cielo autunnale. La temperatura eccezionalmente mite preannunciava senz'altro eventi memorabili... Infatti, proprio in quella data fatidica, il Davide Videoludico fece una scoperta che gli rivoluzionò la vita, sconvolgendogli completamente l'esistenza e gettandolo a capofitto nella melensa melassa della nostalgia dell'infanzia...
Il Davide, come tanti altri bambini, era cresciuto sereno e felice in un orfanotrofio di provincia: "La Casa Dei Pony" (un fatiscente tugurio edificato nel bel mezzo del nulla con scarti d'amianto, in spregio a qualsiasi piano regolatore nazionale ed internazionale...). Il nome della struttura, a dispetto delle apparenze, non derivava dai teneri cavallini nani, quanto piuttosto dalle turpi abitudini degli addetti alla custodia dei piccoli orfani (degli omaccioni nerboruti e tatuati decisamente molto poco raccomandabili...).

«Noi della "Casa Dei Pony" abbiamo da sempre a cuore l'infanzia abbandonata.
Una vocazione che continua dal 1933.».


Mentre era ospite della "Casa Dei Pony", il Davide scoprì la sua prima vera grande passione. I mattoncini "Lego". Inaspettatamente, il ragazzino amorfo che in altri contesti appariva inerte ed apatico (al punto da spingere gli assistenti sociali a pungolarlo con dei grossi spilloni per sincerarsi che fosse ancora vivo...), quando poteva manipolare le costruzioni di plastica colorata, rifioriva letteralmente. Vederlo giocare con i "Lego" era una vera gioia per il personale della struttura. Il Davide era senz'ombra di dubbio il più dotato tra i piccoli ospiti dell'orfanotrofio...
Come si infilava i mattoncini nel naso lui, nessun altro al mondo!!!
E fu così che il Davide Videoludico crebbe sereno ed equilibrato, diventando il "nerd" che tutti noi conosciamo ed apprezziamo...
28 Frimaio Duemilamai. Ore 11:27 del mattino.
Il Davide Videoludico era seduto come di consueto davanti al suo computer quando, navigando in "Internet", si imbatté per puro caso in un videogioco chiamato "MineCraft" che lo folgorò sulla via di Legoland.
In un tripudio di cubi, materiali da costruzione e mondi persistenti plasmati dalla mano del videogiocatore di turno, il "nerd" venne risucchiato dai suoi stessi ricordi ed in una frazione di secondo si ritrovò disteso su un letto d'ospedale, immobilizzato da due infermiere energumene con i baffi ed alle prese con una guardia medica che tentava di estrargli dalla narice destra, con un grosso forcipe, un mattoncino "1*10" grigio che minacciava di lesionargli il cervello...