Io non capisco tutto lo stupore per le irregolarità Ater; come se fossero una novità. Non c'è bisogno di essere investigatori privati per conoscerne gli illeciti capillari, e senza scomodare grandi nomi. C'è quello che ha casa di proprietà a Labico e si è introdotto in un immobile al Flaminio, pagando il "condono" sottobanco, per avere un appoggio vicino al negozio; quello che all'Esquilino ha occupato un sei stanze e le donne di famiglia continuano a farsi ingravidare per evitare lo sfratto; quello che ha approfittato dell'assenza di una coppia di anziani e nessuno lo caccia via; quelli che hanno occupato gli immobili a San Saba e li tengono sigillati in attesa che i figli crescano o che l'Ater li venda per un'allegra speculazione. Non parliamo poi delle occupazioni abusive. Tutta la Nomentana da Piazza Sempione in su è in mano agli adepti di partiti e di centri sociali; a Trastevere commercianti e piccoli imprenditori dopo aver occupato un immobile storico hanno fatto una cooperativa (sic) e nessuno li può più spostare; a San Giovanni in un palazzone sulla tangenziale ci sta addirittura un politico, nell'ex scuola Castrenze una sola famiglia, e il comune ci manda l'Ama a fare le pulizie. Al Cinodromo ragazzotti perfettamente in grado di lavorare campano a spese del Comune. Ho un amico barbone che non riesce neppure a ripararsi sotto i ruderi di un ex caserma senza venire immediatamente ributtato alle intemperie. Che non ci facciano ridere con queste inchieste meramente politiche, che trascurano regolari controlli e repulisti che dovrebbero garantire gli immobili ai cittadini veramente bisognosi. (G. Biun)
Io non capisco tutto lo stupore per le irregolarità Ater; come se fossero una novità. Non c'è bisogno di essere investigatori privati per conoscerne gli illeciti capillari, e senza scomodare grandi nomi. C'è quello che ha casa di proprietà a Labico e si è introdotto in un immobile al Flaminio, pagando il "condono" sottobanco, per avere un appoggio vicino al negozio; quello che all'Esquilino ha occupato un sei stanze e le donne di famiglia continuano a farsi ingravidare per evitare lo sfratto; quello che ha approfittato dell'assenza di una coppia di anziani e nessuno lo caccia via; quelli che hanno occupato gli immobili a San Saba e li tengono sigillati in attesa che i figli crescano o che l'Ater li venda per un'allegra speculazione. Non parliamo poi delle occupazioni abusive. Tutta la Nomentana da Piazza Sempione in su è in mano agli adepti di partiti e di centri sociali; a Trastevere commercianti e piccoli imprenditori dopo aver occupato un immobile storico hanno fatto una cooperativa (sic) e nessuno li può più spostare; a San Giovanni in un palazzone sulla tangenziale ci sta addirittura un politico, nell'ex scuola Castrenze una sola famiglia, e il comune ci manda l'Ama a fare le pulizie. Al Cinodromo ragazzotti perfettamente in grado di lavorare campano a spese del Comune. Ho un amico barbone che non riesce neppure a ripararsi sotto i ruderi di un ex caserma senza venire immediatamente ributtato alle intemperie. Che non ci facciano ridere con queste inchieste meramente politiche, che trascurano regolari controlli e repulisti che dovrebbero garantire gli immobili ai cittadini veramente bisognosi. (G. Biun)
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