Se non vedo, non credo, ha detto qualcuno. Ci sono cose che nemmeno gli occhi riescono a credere. Accade quando il cuore gli nega una visione vera. Lo sguardo, miope per comando del cuore, ridisegna i contorni e con la sua tavolozza d’artista vuol fare d’un pasticcio un’opera d’arte. Più avanti tutto questo che sembra un pasticcio sarà un capolavoro! Più avanti, ripete. L’artista lo dice, ci crede, predice, colora così il suo animo infelice. Più avanti il pasticcio non fa che mostrare tutti i difetti che l’occhio del cuore voleva occultare. Dell’opera d’arte non c’è alcuna traccia, ma lui non smette di darle la caccia. Quel pasticcio è un obbrobrio, ma lo sguardo corrotto dal cuore ferito insiste: Non è detta l’ultima parola! Qualche critico coraggioso saprà vedere il capolavoro evidente che l’evidenza nega!, dice consegnando al suo pasticcio qualche respiro di vita in più. Serve a poco, quegli scampoli di tempo, tanto sudati, dalla triste realtà vengono inesorabilmente traditi. Nessun critico ha un coraggio tale da esporsi all’onta d’un fisco totale. Lo sguardo smarrito è desolato, non trova più il cuore che lo ha abbandonato. Cos’è questo obbrobrio, portatelo via!, dice distante lo sguardo dal cuore mancante. Terrà gli occhi chiusi per un po’ per poi riaprirli e dipingere un altro pasticcio che più bello non si può.
Se non vedo, non credo, ha detto qualcuno. Ci sono cose che nemmeno gli occhi riescono a credere. Accade quando il cuore gli nega una visione vera. Lo sguardo, miope per comando del cuore, ridisegna i contorni e con la sua tavolozza d’artista vuol fare d’un pasticcio un’opera d’arte. Più avanti tutto questo che sembra un pasticcio sarà un capolavoro! Più avanti, ripete. L’artista lo dice, ci crede, predice, colora così il suo animo infelice. Più avanti il pasticcio non fa che mostrare tutti i difetti che l’occhio del cuore voleva occultare. Dell’opera d’arte non c’è alcuna traccia, ma lui non smette di darle la caccia. Quel pasticcio è un obbrobrio, ma lo sguardo corrotto dal cuore ferito insiste: Non è detta l’ultima parola! Qualche critico coraggioso saprà vedere il capolavoro evidente che l’evidenza nega!, dice consegnando al suo pasticcio qualche respiro di vita in più. Serve a poco, quegli scampoli di tempo, tanto sudati, dalla triste realtà vengono inesorabilmente traditi. Nessun critico ha un coraggio tale da esporsi all’onta d’un fisco totale. Lo sguardo smarrito è desolato, non trova più il cuore che lo ha abbandonato. Cos’è questo obbrobrio, portatelo via!, dice distante lo sguardo dal cuore mancante. Terrà gli occhi chiusi per un po’ per poi riaprirli e dipingere un altro pasticcio che più bello non si può.