Tra una newsletter di groupon e una di crescita personale ho pescato un invito che stavo cestinando per sbaglio.
Gentile illustratrice, la invitiamo a partecipare alla mostra di illustrazioni sui mostri di Sendak. Ecco l'email scriveva pressappoco così.
Ho capito. Sono troppo fuori dal giro. Ma quale illustratrice e illustratrice, non sapevo nemmeno chi fosse Sendak. Perdonatemi. Farò la gnorri. E imparerò dai miei errori. Così, siccome il tempo stringe sempre, quando ho quei dieci minuti tra un 'Maaammaaa' e un piantino notturno, faccio qualche schizzo e provo a calarmi dentro la storia, sperando poi di fare in tempo a concludere anche l'illustrazione definitiva, ovviamente.
A me i mostri però non interessano più di tanto, spero non se ne abbia a male nessuno. A me piace di più lui, Max, il bambino della storia, che poi è il mostro più selvaggio di tutti. E' vestito da lupo/mostro, ha sempre gli artigli in mostra e doma tutti quegli altri selvaggi con la sola imposizione dello sguardo. Che dire? Qualunque drago sputafuoco, orco dagli occhi gialli etc sarà sempre da meno rispetto a lui. Tant'è che lo eleggono a re dei mostri. E infatti lo dicevo che mi faceva paura.
Quegli altri son tutti dei fantocci, sono finti, si vede, non fanno paura. Ma lui si, dietro quel travestimento c'è un bambino che nonostante venga eletto re dei mostri, dopo un po' si annoia e vuole tornare a casa dalla mamma che gli aveva lasciato la cena pronta, in caldo.
Loro protestano: 'Ma come, noi ti vogliamo bene, ti vogliamo mangiare...', ma lui niente. Torna a casa, che la cena è in caldo, forse la mamma ha fatto le patate fritte e la cotoletta...
Non è mica facile fare il re dei mostri 365 giorni all'anno. http://feeds.feedburner.com/mommade_blog