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L’accusa parla di “una regia di Vendola” nell’operazione per “frantumare” Assennato, colpevole di diffondere dati negativi sulle emissioni dell’Ilva. Oltre che la ‘disponibilità’ nei contronti dell’azienda, raccontata nel carteggio dell’ex responsabile delle relazioni esterne Girolamo Archinà con il suo capo Fabio Riva.
Intercettazioni e mail che parlano chiaro sulla regia di Vendola. Nell’ordinanza il gip riporta una telefonata del 30 giugno 2010 tra Archinà e il segretario provinciale della Cisl di Taranto Daniela Fumarola nella quale l’ex funzionario dell’Ilva afferma di come “l’avvocato Manna e l’assessore Fratoianni fossero stati incaricati dal presidente Vendola di ‘frantumare Assennato’”. In un’altra telefonata, del 2 luglio del 2010, a parlare sono invece l’ex direttore dello stabilimento di Taranto Luigi Capogrosso e uno degli avvocati dell’Ilva. Quest’ultimo, annota la Guardia di finanza, “riferisce che Archinà ha avuto contatti con il capo di gabinetto di Vendola il quale ha riferito che sono contro Assennato e che cercheranno di farlo fuori”. “Il complesso delle intercettazioni relative alle pressioni sul professor Assennato – scrive il gip – è da ritenersi, oltre ogni ragionevole dubbio, assolutamente attendibile, così come è altrettanto evidente… che il tutto si era svolto sotto l’attenta regia del presidente Vendola e del suo capo di gabinetto avvocato Manna”.
Il Gip di Taranto ha, agli atti, anche trascrizioni di telefonate del governatore della Puglia, intercettato mentre parla proprio con Archinà. “Non mi sono dimenticato…Il presidente non si è scordato”. Non si tratta, però, solo di telefonate. I magistrati pugliesi hanno agli atti anche una mail datata 22 giugno 2012, in cui Archinà segnala a Riva di aver avuto un incontro proprio con il governatore. Negli atti si legge che Vendola si sarebbe fortemente adirato con i vertici dell’Arpa Puglia, cioè il direttore scientifico Blonda e il direttore generale Assennato, sostenendo che loro non devono assolutamente attaccare l’Ilva di Taranto e piuttosto si dovevano occupare di stanare Enel ed Eni che cercavano di aizzare la piazza contro l’Ilva.
Non si sarebbe fatta attendere la replica del governatore intervistato nella trasmissione «il Graffio», in onda su Tgnorba 24, tv locale .