E' bene ricordare che il Gruppo Riva ha un fatturato di 11 miliardi di euro. La sola Ilva di Taranto, secondo dati aziendali, impiega quasi 13.000 persone, [rif. Ilva], più tutto il terziario. Eppure, secondo il Fatto Quotidiano, il governo non se ne è stato a guardare: ha stanziato 336 milioni per la bonifica ai quali dovrebbero aggiungersi i 90 promessi da Ferrante, neo presidente del CdA Ilva.Che fare, allora? Continuare la produzione indifferenti alla salute degli abitanti di Taranto o fermarla, in attesa della bonifica, aggravando il già grave stato dell'economia nazionale? Sembra sempre che il buon senso latiti quando è il momento buono, specie se si cerca di risolvere in pochissimo tempo problemi decennali. Eppure, le parole della dirigenza Ilva sembrano portare proprio a uno scontro, quando definiscono le spese per la tutela ambientale voluttuarie. Come sempre, ho la precisa sensazione che il ritardato intervento delle istituzioni abbia lasciato aggravare e incancrenire una situazione che avrebbe potuto essere affrontata molto meglio gradualmente nel tempo. Ora, però, la cosa deve essere risolta ma c'è sempre il rischio che si finisca per ottenere il peggio: azienda chiusa e bonifica ferma.
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