Ilva Taranto:arrestato il Presidente della Provincia Florido

Creato il 15 maggio 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Nuove preoccupanti ombre su Taranto, nell’ambito dell’inchiesta “Ambiente svenduto”.

Una vista dell’Ilva (foto Antonio Seprano, licenza CC)

In mattinata la Guardia di Finanza ha eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare e tra gli arrestati spicca Giovanni Florido, 61 anni, presidente della Provincia di Taranto dal 2004 (Pd). L’accusa è quella di aver favorito permessi illeciti al fine di ottenere l’Aia, l’autorizzazione ambientale che avrebbe consentito all’acciaieria dell’Ilva lo smaltimento all’interno del sito di rifiuti industriali e polveri prodotte dagli impianti.
Gli stessi impianti sono ritenuti da tempo la fonte principale di inquinamento del territorio, nonché causa scatenante di un’infinita serie di decessi umani.

Oltre a Florido, accusato di concussione, sono stati arrestati Michele Conserva, ex assessore all’Ambiente (Pd) e Vincenzo Specchia, ex segretario della Provincia. Custodia cautelare anche per Girolamo Archinà, già detenuto in carcere dal 26 novembre  e  ex responsabile delle relazioni istituzionali dell’acciaieria.

L’accusa è quella di aver fatto pressioni, dal 2006 al 2011, ai dirigenti del settore ecologia e ambiente di Taranto, con il fine di ottenere i permessi per la discarica gestita dall’Ilva, che fino ad allora non aveva superato i requisiti giuridici e ambientali minimi richiesti. L’accusa è avallata da prove fotografiche e il principale regista dell operazioni sarebbe proprio Archinà, già detenuto per attività illecite svolte nel periodo in cui  era responsabile relazionale dell’acciaieria.

Florido, invece, è una nuova comparsa. Ex segretario provinciale Cigl, si era anche candidato per e primarie Pd come sindaco di Taranto, poi vinte dal collega Ezio Stefano. Il suo nome era recentemente girato per una possibile candidatura al Parlamento, poi esclusa a causa della richiesta del Consiglio provinciale di non lasciare la guida dell’Ente. A seguito delle presunte pressioni, i permessi per l’autorizzazione sono stati rilasciati sono stati rilasciati una prima volta dal governo Berlusconi, una seconda dall’esecutivo tecnico di Mario Monti.

Dopo i recenti arresti di alcuni importanti uomini della famiglia Riva, dopo il sequestro di prodotti, le morti sul lavoro o causate da tumori, dopo l’annosa questione salute o lavoro, Taranto continua a fare notizia.
Una terra dimenticata, abusata, sfruttata e infine avvelenata.

articolo di Virginia Giustetto.


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