E così poi tutta la città e tutto il campus. Oggi c'erano meno tre gradi. Dopo pranzo mi è venuto un sonno incredibile e ho deciso di fare due passi fuori per svegliarmi e per scattare qualche foto. Il paesaggio era incantevole. L'erba, le piante e i rami spogli degli alberi ricoperti da uno strato di neve dai cristalli grossi.
Il campo dietro l'università sembrava un paesaggio lunare, tutto bianco, gli alberi sembravano essere fatti di vetro.
Un pastore tedesco correva contento in mezzo a queste colline ghiacciate. Lui e il suo padrone erano gli unici punti scuri nel grande bianco.
Si vede che non sono più abituata alla neve, perché questa visione mi ha proprio incantata. La sensazione e l'atmosfera mi erano familiari. Mi ricordava molto la volta in cui nove anni fa andai a trovare una mia amica (compagna di corso a Budapest) in Inghilterra. Fu l'anno in cui facevo l'Erasmus a Pisa, e dopo tre mesi di Italia arrivare nell'inverno inglese il contrasto fu proprio forte. Lei prese un anno "sabbatico" dall'università per fare la ragazza alla pari da una famiglia inglese a Windsor, per fare un'esperienza all'estero e migliorare il suo inglese (infatti, ora parla con un bell'accento britannico), e io mi approfittai del volo Ryanair Pisa-Londra per andare a trovarla. Windsor mi sembrava la città delle bambole, tutto piccolo, ordinato e decorato, e faceva molto freddo (io sinceramente la trovavo anche inquietante oltre che fiabesco...).Qui invece niente inquietudine oggi, soltanto meraviglia.
Ecco anche una canzone da ascoltare guardando queste foto: