Annamaria Bianco è ad Amman (Giordania) in questi giorni e ha fatto una visita alla Fiera del libro cittadina, conclusasi il 13 settembre. Le foto sono in parte sue e in parte riprese dalla pagina Facebook della manifestazione libraria.
di Annamaria Bianco
L’ ospite della fiera di quest’anno è stata l’Arabia Saudita, che era presente con un enorme stand giallo e verde con tanto di palma centrale.
Tra gli stand della manifestazione culturale, che si è conclusa il 13 settembre, spiccava anche un’intera sezione dedicata a Mahmoud Darwish.
Diversi sono stati gli eventi culturali legati alla rassegna: domenica 7 settembre, in particolare, sono intervenuti lo scrittore palestinese-giordano Ibrahim Nasrallah e l’algerino Waciny Laredj per parlare dei loro ultimi libri, in una discussione aperta al pubblico. Il tema del viaggio è ciò che accomuna i loro scritti: uno nel tempo, fino alla Spagna andalusa, ed un altro nello spazio, in Tanzania, alla ricerca della propria storia e della propria identità.
Il libro di Laredj, uomo dalla personalità eccentrica e dal forte accento francese, uscirà il mese prossimo ed è un romanzo a metà tra finzione ed autobiografia che ripercorre la sua storia personale, risalendo fino al padre e al nonno.
Fra queste pagine, egli riprende le tematiche di “al-Bayt al-Andalusi” (La casa andalusa, 2011) e racconta un episodio particolarmente saliente, nonché controverso, della sua formazione, se reale e non frutto di invenzione: quando aveva cominciato a studiare arabo, leggendo le storie contenute nel libro “Mille e una notte” le aveva scambiate per il Corano!
Waciny Laredj
Quello di Nasrallah, “Haris al-Madina al-Dai’‘a” (Il guardiano della città perduta) è in lavorazione da diverso tempo e racconta il viaggio intrapreso dall’autore sul Kilimangiaro in compagnia di alcuni bambini palestinesi, fra i quali una ragazza con una gamba di legno, a sostegno di un’organizzazione che assiste i minori palestinesi. L’autore stesso ne ha annunciato l’uscita sulla propria pagina facebook.
Non resta che aspettare la loro apparizione e, Inshallah, una pronta reazione delle case editrici italiane e dei traduttori.