P: Ci sono delle esperienze che ti toccano, aprono la tua anima verso nuovi orizzonti, quelle che tieni poi strette nel cassetto dei ricordi e non vuoi più lasciar scappare via…Queste poche parole basterebbero per raccontare cosa ti regala Wicky con la cucina Kaiseki, la cucina giapponese vera, quella che potrebbe essere definita una vera arte. L’Italia ha accolto e abbracciato ormai da tempo la cucina nipponica, numerosi ristoranti però, anche di alto livello, si limitano ancora a proporre solamente sushi con salsa di soia, wasabi, tempura, shabu shabu e poco altro.
La storia di Priyan Wicky è curiosa, intrigante, delinea un personaggio che vuole raggiungere i suoi sogni con volontà e disciplina, con umiltà e rispetto. Criminologo, prima ancora di essere Chef, amante dell’essenza delle materie prime, nella loro miglior espressione e lo si evince inequivocabilmente nei suoi piatti. Tecnica e Gusto, un binomio straordinario che si ha il piacere di apprezzare dal vivo in una delle tre sale, quella del sushi-bar, dove può esprimere tutto quello che le sue preziose mani creano, guidate da testa e cuore, da saggezza e passione. La sua determinazione è quasi commuovente e lo percepisce da dettagli (per modo di dire) che fanno la differenza, come quei mesi vissuti in mezzo alla strada per scoprire e capire il mondo di mafia e barboni di Madras, oggetto della sua tesi di laurea.
La cura per il cliente è straordinaria, non è un caso che in Giappone gli abbiano insegnato a considerarlo come un Dio. Unico discepolo non giapponese (è nato sull’Isola di Colombo) accettato dal maestro Sushi Kan, a lui deve le basi che gli hanno dato la possibilità di conoscere, approfondire e cambiare la cucina nipponica con ingredienti mediterranei perché ama anche il nostro paese.
Racconta, spiega, risponde alle domande curiose dei suoi ospiti, c’è qualcosa che va ben oltre a quello a cui si è abituati in altri ristoranti, è un’immersione in una dimensione differente. I suoi collaboratori hanno più le sembianze di suoi seguaci, talmente sono sincronizzati con lui, non è un caso che lo seguano ormai da nove anni.
Mano a mano che si degustano i suoi piatti si sentono rieccheggiare note meravigliose, si ha la sensazione sempre più netta e decisa che si stia vivendo qualcosa di davvero prezioso. Nella tanto modaiola dimensione della cucina, Wicky è un personaggio che esce fuori dal coro, discreto e misurato, non è difficile capire perché lo amino e lo apprezzino praticamente tutti, ognuno è differente dagli altri, ma la sua unicità è una di quelle cose che ti fanno sentire felice.
Dimenticavo…il vero sushi prevede pesce a temperatura ambiente e riso a 35°, me lo ha detto Wicky, è un piccolo segreto.
Wicky’s
Corso Italia, 6 – Milano
+39 02 89093781
email: reservation@wicuisine.it
www.wicuisine.it
© Credits – Marco Varoli
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